Da Napoli a Roma, passando per Milano: una maxi frode “carosello” da oltre 4 milioni di euro con prestanome in diverse parti d’Italia per pagare feste e comunione dei figli. L’incredibile operazione portata a termine dalla Procura di Napoli ha scoperchiato una sorta di “esercito parallelo” di prestanomi reclutati fra persone spesso indigenti e con lavori occasionali. Come riporta l’Ansa, si tratta di uomini e donne che accettavano soldi come amministratori di società costituite ad hoc anche per pagare le spese per la prima comunione dei figli. Nella più classica delle azioni “indebitanti” per pagare quello che il proprio status “normale” non potrebbe compiere, un “cumulo” di disperati ha accettato le proposte illegali di fare da prestanome per poter pagare tutto, anche le feste dei figli. «Una vera e propria associazione per delinquere, con base nella provincia di Napoli e propaggini in Roma e Milano, finalizzata all’evasione tributaria attraverso il meccanismo della cosiddetta frode carosello», riporta il Mattino.
LA MAXI FRODE CAROSELLO DA 4 MILIONI DI EURO
L’impianto centrale del “sodalizio criminale” prevedeva nello specifico un giro di fatture continue con operazioni del tutto inesistenti, per un importo monstre di 21.064.427 euro. Non solo, vi è una filiera di società «missing traders» ovvero “buffers” costituite ad hoc, legalmente amministrate da soggetti risultati però prestanome. Le indagini durate diversi mesi hanno permesso di ricostruire tutta la filiera d’azione nel commercio dei polimeri e del pellet: «Trentuno le perquisizioni fatte in tutta Italia: portata allo scoperto una vera e propria associazione per delinquere», riporta ancora l’Ansa.Numerosi i sequestri, non solo di fondi in contante, ma anche immobili, autovetture, conti correnti e quote societarie.