SOFIYA MELINK E PASCAL ALBANESE/ Giallo di Cornuda: stessa mano dietro le due morti? (Chi l’ha visto)
Sofiya Melink e Pascal Albanese il giallo di Cornuda, a Chi l’ha visto? le ultime notizie e i risvolti inediti dell’omicidio della donna dalle molte vite, che può nascondere altri segreti

La trasmissione Chi l’ha visto tornerà anche questa sera sul duplice giallo di Cornuda: l’omicidio di Sofiya Melnyk, 44enne ucraina e il presunto suicidio del compagno Pascal Albanese, avvenuto dieci giorni dopo la denuncia di scomparsa della donna. Una vicenda ricca di lati oscuri e segreti anche se la famiglia dell’uomo non crede affatto che dietro la morte della 44enne possa esserci la mano del compagno. Intanto, dall’autopsia sarebbero emersi anche alcuni dettagli inquietanti su Pascal: pare infatti che l’uomo, prima di morire impiccato, sia stato a lungo in ginocchio. Il dubbio, svelato da Urbanpost, è che possa essere stato costretto da qualcuno in quella posizione. Per la sua famiglia, Albanese non era da solo in casa e qualcuno potrebbe averlo ucciso. Potrebbe essere stata la stessa persona che dieci giorni prima avrebbe ucciso a bastonate, per poi scaraventarla ancora viva in un dirupo anche Sofiya? E’ probabile che dietro la morte della donna, alla quale è poi seguita quella del suo compagno, possa esserci la vita sentimentale piuttosto travagliata della 44enne ucraina, la quale contemporaneamente avrebbe frequentato vari uomini, tra cui una personalità considerata potente. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SOFIYA MELINK E PASCAL ALBANESE: IL CASO A CHI L’HA VISTO
Continua il giallo di Cornuda, legato alla morte di Sofiya Melink ed al suicidio del marito Pascal Albanese. Una vicenda controversa che nei mesi sembra non aver portato verso alcun responsabile. La famiglia della donna e dell’italo francese sono convinte che Pascal non sia il responsabile dell’omicidio di Sofiya. Lo dimostrerebbe il suo possibile consenso ai tanti amanti della donna. Anche in questo caso però ci sono dei punti ancora da chiarire. Il radiologo con cui Sofiya ha intrecciato una relazione poco prima di sparire nel nulla, ha raccontato di un particolare incontro con Albanese, che farebbe supporre come in realtà non fosse del tutto al corrente della vita sentimentale della donna. Il caso di Sofiya Melnyk verrà affrontato da Chi l’ha visto nella puntata in onda oggi, mercoledì 3 ottobre 2018, dove verranno analizzate nuove informazioni. Una lettera anonima inviata al programma di Rai 3 parla infatti di alcuni festini privati con persone potenti. Incontri segreti a cui la vittima avrebbe partecipato e che forse nascondono la chiave per risolvere il giallo di Cornuda. L’inchiesta sull’omicidio della donna parla inoltre di un politico romano, forse amante dela stessa. Sofiya è stata quindi messa a tacere, forse perché a conoscenza di alcune informazioni scottanti? La presenza dell’uomo misterioso è stata inoltre evidenziata da Placido Maugeri, il radiologo amante della Melnyk che, come riporta Il Gazzettino, avrebbe fatto più volte riferimento a questa persona chiamandola semplicemente “il romano”.
LA LETTERA ANONIMA PORTERA’ A UNA SVOLTA?
Sono tanti i tasselli ancora da mettere in ordine per chiarire quanto accaduto a Sofiya Melnyk. La donna è stata ritrovata in un burrone priva di vita e sulle prime le autorità hanno pensato ad un omicidio commesso dal compagno Pascal Albanese. Una tesi avvalorata dal suicidio dell’uomo, che si è tolto la vita prima che il corpo di Sofiya venisse ritrovato. Eppure per la famiglia non è andata così e si dubita anche della modalità in cui è morto Pascal. Si parla di impiccamento e non impiccagione, come ha sottolineato l’avvocato degli Albanese a Chi l’ha visto. Un particolare che non esclude quindi l’intervento di una seconda persona sulla scena del crimine. Alcuni segni rilevati sul corpo di Pascal dimostrerebbero inoltre che sarebbe stato costretto a rimanere in ginocchio per alcune ore. L’uomo è stato quindi ucciso dalla stessa persona che ha tolto la vita a Sofiya? E dove è stata uccisa la donna? Secondo i familiari l’omicidio potrebbe essere avvenuto quasi certamente all’interno di un abitazione. Al momento del ritrovamento infatti la Melnyk non indossava le scarpe, esattamente come era abituata a fare quando si trovava in casa. Si tratta quindi della villa dell’asolano a cui accenna la lettera anonima inviata al programma di Rai 3? Secondo le informazioni scritte in questi festini segreti erano soliti partecipare alcuni banchieri della Veneto Banca.
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