Un cartello rimosso poco dopo tempo ma che è già virale vista il clamore della scritta “Lager per Negri” che campeggia su sfondo marrone (come per i normali cartelli stradali che indicano luoghi e località turistiche) nel Quartiere 8 di Torino, a San Salvario. L’incredibile fake è stato collocato la scorsa notte in Corso Massimo D’Azeglio e da quando è stato rimosso, come ovvio che sia, è divenuto il “caso del giorno” sulla stessa scia di quanto avvenuto pochi giorni fa a Predappio al raduno di Forza Nuova (con l’ormai nota maglietta “Auschwitzland” apparsa sulla militante Selene Ticchi, poi espulsa). Proprio il lager nazista vicino a Birkenau – emblema della Shoah contro il popolo ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale – appare all’interno dell’immagine stilizzata di quel cartello indegno: la ben nota “foto” dell’arrivo al campo di concentramento “avvisa” gli abitanti che nella direzione indicata si troverebbe un “lager per i negri”. In realtà, il cartello poi rimosso “mira” al fiume Po lì vicino ma trattandosi del quartiere San Salvario, noto per il suo forte carattere multietnico, non è difficile pensare all’attacco diretto contro la presenza di immigrati clandestini in città.
“CODA” DELLA POLEMICA SUL RADUNO DI PREDAPPIO?
A postare la foto su Facebook è stato il presidente di Circoscrizione 4 Claudio Cerrato, che ha poi commentato duramente: «Stiamo perdendo il senso delle proporzioni, qualsiasi provocazione voglia essere questo cartello è una cosa abominevole». Nella stessa zona, tra l’altro, nei mesi scorsi erano usciti altri cartelli provocatori come “love cash only” con l’immagine di una prostituta; oppure altri cartelli che “segnalavano” la presenza di spacciatori nella zona. La stessa mente dietro alla provocazione? Al momento non è dato saperlo, anche se potrebbe anche trattarsi di una “scia” della polemica sulla t-shirt indossata dalla militante di FN al raduno estremista di Forza Nuova.