Lo scorso 5 giugno, in occasione della Giornata Internazionale dell’Ambiente, il ministro Sergio Costa ha lanciato anche per l’Italia la “sua” rivoluzione: «Plastic Free» con acqua alla spina e sostituzione di prodotti nei distributori, ma non solo. «Lanciamo PLASTIC FREE CHALLENGE. Raccontami la tua battaglia mettendo #PFC all’interno del tuo Tweet. Sfido, simpaticamente, @luigidimaio e @Roberto_Fico a rendere il Ministero e la Camera Plastic Free. #IoSonoAmbiente sarà il Cambiamento», lo aveva scritto lo scorso giugno ma in questi giorni diventa realtà, a partire dallo stesso Dicastero dell’Ambiente. «Da quando abbiamo lanciato la sfida (…), durante la Giornata internazionale dell’Ambiente, ci sono arrivate centinaia di adesioni: comuni, regioni, università, prefetture, associazioni, catene di supermercati, piccole isole», l’operazione Plastic Free insomma prende sempre più piede.
“ZERO PLASTICA” ANCHE IN REGIONI E COMUNI
Sono pronte, inoltre, anche due leggi specifiche che Costa intende lanciare per combattere l’impatto devastante dell’eccessiva plastica per l’ambiente non solo italiano, ma globale. La prima si chiamerà “SalvAmare” e nei fatti anticipa la direttiva europea contro gli oggetti monouso; attesa entro due settimane, potrebbe arrivare a ridurre l’utilizzo del materiale plastico nelle abitudini semplici di tutti i giorni. La seconda legge invece, più a lungo termine, prevede diverse agevolazioni per gli imprenditori che riducono gli imballaggi, ma anche per i consumatori che comprano prodotti più sostenibili. La Regione Lazio e il Comune di Milano hanno “raccolto la sfida” e stanno dando inizio ad iniziative simili a quelle viste nel Ministero dell’Ambiente del neo-titolare Costa: «Siamo la prima commissione paper free e plastic free perché abbiamo la responsabilità di accelerare e accompagnare una rivoluzione culturale», ha spiegato Luigi Gallo, deputato M5s e presidente della Commissione Cultura alla Camera.