Per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, il tunnel del Brennero sarebbe già funzionante ma soprattutto verrebbe usato ampliamente da molti imprenditori italiani principalmente per il “trasporto su gomma”. Una gaffe che nelle ultime ore ha fatto molto discutere e che ha riacceso i riflettori su un’opera tutt’altro che terminata e funzionante da quasi 10 miliardi e destinata ad accaparrarsi il record assoluto rivoluzionando il trasporto da Berlino a Palermo. Il tutto però non accadrà prima del 2026. Una volta completato, il tunnel citato da Toninelli sarà ufficialmente la Galleria di base del Brennero (BBT) e con i suoi 64 km rappresenterà il tunnel ferroviario sotterraneo più lungo del mondo passando sotto le Alpi, da Innsbruck, in Austria, a Fortezza, in Italia. Questa galleria rappresenterà il collegamento più importante nell’asse ferroviario ad alta capacità tra Berlino e Palermo, pensata essenzialmente per il trasporto di merci su rotaia, appunto. I lavori sono iniziati dieci anni fa e possono costare 40mila euro al giorno per un costo finale di 9,7 miliardi di euro. A finanziare l’immensa opera in corso, sono le Reti Trans-Europee (TEN) con l’aiuto dell’Ue che fino al 2014, come rammenta l’Agi, aveva finanziato il progetto base per quasi 520 milioni da spendere entro il 2015. In seguito ad un accordo tra governo italiano e province autonome di Trento e Bolzano, dal ’98 era stato istituito un “fondo ferrovia” da destinare alla costruzione della Galleria e che in sei anni aveva raggiunto 550 milioni di euro. In merito agli altri soldi, 570 milioni sono stati assegnati nel 2014 dalla Legge di Stabilità, mentre altri 270 milioni stanziati con il Dl “Sblocca Italia”.
TUNNEL DEL BRENNERO: COS’È E A COSA SERVE
Dall’inizio del 2018, sono sei le macchine perforatrici al lavoro per la realizzazione del grande tunnel ferroviario che attraverserà le Alpi alla base con due gallerie parallele larghe 8.1 metri con un singolo binario e che corrono parallele a una distanza di 70 metri. Per l’Italia il tunnel del Brennero rappresenterà una vera e propria opera strategica. Dal valico del Brennero, infatti, ogni anno transitano circa 50 milioni di merci, quantità che nel corso degli anni ha subito un aumento sostanziale del 25% a fronte di una crescita del Pil del 3,5% tra il 2014 ed il 2017. Ad oggi, il 70% dei trasporto merci lungo il Brennero avviene su strada, da qui l’esigenza di spostarsi sempre di più verso un trasporto ferroviario anche alla luce del limite di sostenibilità quasi raggiunto della A22 relativamente al transito di mezzi pesanti ma anche di sostenibilità ambientale. Un progetto che tuttavia non è mai piaciuto al Movimento 5 Stelle che, sulla pagina Trentino del Movimento nel 2015 sono copiosi i commenti contro l’opera considerata “inutile, dannosa e illegale”.