Potrebbe essere stato un malore, o forse un mix di psicofarmaci a stroncare la giovane ex campionessa italiana di tiro a segno nella specialità carabina. Il suo corpo senza vita è stato trovato lo scorso giovedì a Muggia, alle porte di Trieste, in casa di un amico dove aveva trascorso la notte. Eppure, al momento, è giallo sulle cause del suo decesso e per questo sarà utilissima l’autopsia disposta dalla procura che nel frattempo sta indagando su due persone. C’è poi una terza ipotesi choc che ancora adesso non trova conferma ma che potrebbe rappresentare una svolta ancora più drammatica: non si esclude che la sera prima di morire Marianna possa essere stata vittima delle botte dell’ex contro il quale aveva già chiesto aiuto in seguito alla fine della loro burrascosa relazione. Ad accorgersi della morte della donna è stato proprio il figlio di 5 anni con il quale aveva trovato ospitalità in casa di un amico. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’EX VIOLENTO E LE SUE RICHIESTE D’AIUTO
La soluzione al mistero della morte di Marianna Pepe, la cinque volte campionessa italiana di tiro a segno trovata morta a 39 anni in casa di un amico che le aveva offerto ospitalità, non trova ancora soluzione. Gli inquirenti stanno ricostruendo le ultime ore di vita del caporalmaggiore dell’Esercito di stanza a Trieste e sono sempre più convinti che la donna si sia rivolta all’amico dopo essere stata picchiata dall’ex compagno, un uomo che non si era rassegnato alla loro relazione. L’ipotesi è che la donna sia poi rimasta uccisa da un cocktail di cocaina, alcol e farmaci, ma in questa fase gli inquirenti non escludono alcuna pista. Ecco perché a dirimere una parte dei dubbi degli investigatori che indagano sul caso sarà di certo l’esame autoptico, fissato dal magistrato per la giornata di martedì. Sarà inoltre da capire cosa non abbia funzionato nella catena di sicurezza che avrebbe dovuto attivarsi dopo la richiesta d’aiuto che Marianna Pepe aveva rappresentato al Gruppo di operatrici antiviolenza e progetti (Goap) per difendersi da quell’ex compagno che la perseguitava. (agg di Dario D’Angelo)
ATTESA PER ESAME MEDICO-LEGALE SUL CORPO
Attorno alla morte di Marianna Pepe continua a restare fitto il mistero. La procura ha già aperto un’inchiesta ed iscritto due persone nel registro degli indagati. Secondo quanto riferito da AskaNews, non si esclude che alla base del decesso della campionessa 39enne possa esserci stato un malore o un mix di psicofarmaci. La verità sarà resa nota solo in seguito ai risultati dell’autopsia quando rivelerà anche l’esito dell’esame tossicologico eseguito. Secondo le prime ipotesi, la Pepe sarebbe stata picchiata violentemente dall’ex compagno e forse proprio davanti al figlio di 5 anni. Per sfuggire alle botte, insieme al piccolo avrebbe chiesto ospitalità ad un amico e proprio in casa di questo avrebbe assunto cocaina probabilmente mista a farmaci. Proprio in seguito alla burrascosa relazione con il suo compagno, Marianna si era già rivolta ad un centro antiviolenza di Trieste. L’esame medico legale è stato fissato per il prossimo martedì. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LE HANNO VENDUTO L’ULTIMA DOSE LETALE?
Non stava attraversando un momento facile Marianna Pepe, l’ex azzurra del tiro a segno trovata morta a Muggia, in provincia di Trieste, ma gli amici sono sicuri: non aveva alcuna intenzione di togliersi la vita. Lo riporta Il Fatto Quotidiano, sottolineando come siano proprio le persone che la conoscevano meglio ad escludere l’ipotesi di un suicidio, circolata dopo le indiscrezioni che vorrebbero Marianna morta per un cocktail di cocaina e farmaci. Dopo la notizia dell’iscrizione di due persone nel registro degli indagati, sta emergendo con sempre maggiore forza lo stato di paura e angoscia che caratterizzava la 38enne dopo la fine del suo rapporto con l’ex compagno, che non si rassegnava al fatto che la loro storia turbolenta fosse stata conclusa dalla Pepe. Stando a quanto riferito dal TG1, ad essere indagati sarebbero i due pusher che hanno venduto le dosi di droga che potrebbero essersi rivelate letali per il caporalmaggiore dell’esercito. (agg. di Dario D’Angelo)
MORTE MARIANNA PEPE, DUE INDAGATI
Probabile svolta nella misteriosa morte di Marianna Pepe, la 39enne ex campionessa di tiro a segno, deceduta giovedì pomeriggio a Muggia, in provincia di Trieste. Stando a quanto riferito in questi minuti da diversi organi di informazione online, a cominciare dal Corriere della Sera, gli inquirenti hanno iscritto due persone sul registro degli indagati. Pare infatti che la sera prima di morire la giovane donna sarebbe stata violentemente picchiata dall’ex compagno (per cui aveva già chiesto aiuto in passato), davanti al figlio di soli cinque anni. Per evitare di venire picchiata nuovamente, Marianna avrebbe chiesto ad un amico se potesse ospitarla, e lì avrebbe assunto della cocaina assieme ad altri farmaci, poi risultati fatali per la stessa vittima. Non sono state rese note le identità dei due indagati, ma uno potrebbe essere appunto l’ex compagno, e l’altro l’amico che ospitava Marianna o eventualmente lo spacciatore che ha fornito la droga all’ex campionessa di tiro a segno. Sono attese novità nelle prossime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I LATI OSCURI DELLA VICENDA
Sono tanti i misteri che avvolgono la morte di Marianna Pepe, la 39enne ex campionessa di tiro a segno, uccisa nella giornata di giovedì scorso forse da un mix letale di farmaci (molto probabilmente valium) e alcol. Stando a quanto scrive l’edizione online de La Gazzetta dello Sport, forse la ragazza era depressa, e per questo avrebbe deciso di farla finita. Vi sarebbe anche il “giallo” del rapporto con il suo ex, da alcune testate descritto come un violento, e che avrebbe chiamato i soccorsi una volta accortosi che Marianna stesse male. C’è poi un retroscena che riletto oggi sa di macabro. All’inizio di questa settimana la pagina di Facebook forzespeciali.info, aveva pubblicato il seguente post: «Onore a Marianna Pepe che ha tenuto alto il nome dell’Italia durante le competizioni internazionali di tiro». Invece che di incitamento, tali parole suonano quasi come un necrologio, e alla fine la ragazza è morta davvero. Domenica l’ex campionessa aveva partecipato alle celebrazioni del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate di Trieste, insieme al presidente della repubblica. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NUOVI DETTAGLI
Emergono ulteriori dettagli in merito alla morte di Marianna Pepe, scomparsa nella giornata di giovedì forse a causa di un mix letali di farmaci e droghe. Stando a quanto scrive stamane l’edizione online de La Stampa, citando il quotidiano Il Piccolo di Trieste, la 39enne vittima, ex campionessa di Tiro a segno, aveva recentemente chiuso un rapporto complicato. Pare infatti che l’ex compagno del caporalmaggiore fosse stato violento in alcuni casi, non rassegnandosi alla fine della razione, e Marianna Pepe si sarebbe rivolta al Gruppo di operatrici antiviolenza e progetti (Goap) per chiedere aiuto. Sarà comunque l’autopsia, eseguita nella giornata di domani o tutt’al più di martedì, a stabilire le reali cause della morte della Pepe. Sul caso stanno indagando la squadra mobile e il commissariato di polizia di Muggia, e al momento non viene esclusa alcuna ipotesi, con gli investigatori che stanno raccogliendo in queste ore le testimonianze di amici e parenti per andare più a fondo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AD UCCIDERLA FORSE UN’OVERDOSE
Marianna Pepe è morta molto probabilmente a causa di un’overdose, forse di farmaci o forse di droga, come riferisce il telegiornale regionale del Friuli Venezia Giulia. La campionessa di tiro a segno è deceduta nella giornata di giovedì, nella tarda mattinata, e la procura ha disposto l’autopsia sul corpo della 39enne che verrà eseguita nella giornata di domani, lunedì 12 novembre. Marianna Pepe, caporalmaggiore presso la caserma Brunner di Opicina (provincia di Trieste, Friuli), è stata cinque volte nazionale azzurra nelle carabina 50 metri 3 posizioni, all’inizio degli anni 2000, e dal 2008 si era ritirata dall’attività agonistica del Gruppo Sportivo Esercito. Sono molti gli aspetti poco chiari di questa vicenda, anche se stando alle indiscrezioni circolanti, pare che la donna, 39 anni con un figlio, stesse passando un momento non proprio felice, e che una volta arrivati i soccorsi giovedì (chiamati da una persona che era con Marianna al momento del collasso), per la stessa vittima non vi fosse nulla da fare. La procura ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UN MISTERO LA MORTE DI MARIANNA
MARIANNA PEPE E’ MORTA
Marianna Pepe è morta, si tinge di giallo la scomparsa dell’ex atleta azzurra di tiro a segno. Come riportato dal Corriere della Sera, la trentanovenne è stata rinvenuta senza vita nella sua abitazione di Muggia, in provincia di Trieste, dove abitava con il figlio di 5 anni. E le cause della sua scomparsa sono tutte da chiarire: la Procura locale ha aperto un’inchiesta e restano aperte tutte le piste. Le indagini sono gestite dalla squadra mobile di Trieste e dal commissariato di Polizia di Muggia, con la morte della Pepe che ha sconvolto la comunità: caporalmaggiore dell’Esercito, l’atleta era una specialista della carabina tre posizioni e collaborava con l’Unione italiana tiro a segno (Uits). Prestigiosi traguardi raccolti a livello sportivo: un ottavo posto agli Europei del 2008 e, soprattutto, cinque volte campionessa italiana tra 2000 e 2004.
MISTERO SULLA MORTE DI MARIANNA PEPE
Mondo del tiro a segno in lutto per la scomparsa della trevigiana, con i social invasi da messaggi di cordoglio per la prematura morte: “Siamo tutti sconvolti per questa perdita” e “Questa notte il cielo ha una stella in più” solo alcuni dei messaggi presenti su Facebook. Molto conosciuta negli ambienti delle Forze Armate e del Gruppo Sportivo, la Pepe era stata omaggiata appena cinque giorni fa su Facebook dalla pagina Forze Speciali: “Onore a Marianna Pepe, Caporale maggiore scelto dell’Esercito ed ex campionessa di carabina, che ha tenuto alto il nome dell’Italia durante le competizioni internazionali di tiro”.