DAVIDE ASTORI, MORTO PER CARDIOMIOPATIA ARITMOGENA/ “Malattia degli atleti”: le analogie con Morosini e Puerta

- Silvana Palazzo

Davide Astori, morto per cardiomiopatia aritmogena. L'ultima perizia: “Malattia del cuore difficile da diagnosticare”. Ma l'inchiesta resta aperta...

davide_astori_storta_fiorentina_lapresse_2018 Morte Davide Astori (LaPresse)

A seguito della nuova perizia a proposito della morte di Davide Astori, ex capitano della Fiorentina stroncato da una cardiomiopatia artmogena, secondo alcuni si può parlare oramai di una vera e propria “malattia degli atleti” dal momento che la sua incidenza sembra più elevata tra coloro, generalmente sotto i 30 anni di età, che praticano uno sport a livello professionistico. E la perizia sullo sfortunato calciatore potrebbe aiutare in futuro a stabilire una qualche connessione tra una serie di decessi sospetti e che hanno riguardato non solamente il mondo del calcio. Infatti, secondo la perizia effettuata da Giuseppe Corrado, esperto di malattie del cuore presso l’Università di Padova, potrebbero esserci similitudini con la morte di altri illustri sportivi quali Antonio Puerta del Siviglia e Piermario Morosini del Livorno. Tuttavia, l’incidenza della patologia sarebbe di un caso ogni 5000 giovani under 35 e il problema è che la diagnosi è molto difficile dato che nel 20% dei casi analizzati non dà alcun segnale e nemmeno con degli esami accurati se ne riescono a individuare le anomalie più evidenti. (agg. di R. G. Flore)

“MALATTIA DEL CUORE DIFFICILE DA DIAGNOSTICARE”

Era difficile per i medici sportivi diagnosticare la malattia che ha ucciso Davide Astori. È quanto emerge dall’ultima consulenza sulla morte improvvisa del capitano della Fiorentina, trovato senza vita la mattina del 4 marzo scorso in una camera d’albergo a Udine. Stava pernottando lì con la squadra in vista della partita contro l’Udinese, ma il giorno del match non si svegliò. I risultati della nuova perizia sono stati consegnati recentemente al procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, il quale aveva chiesto al professor Domenico Corrado dell’università di Padova, in quanto massimo esperto mondiale di questa malattia al cuore, di chiarire se Astori poteva essere salvato. Ma doveva chiarire anche se la malattia che lo ha portato via è davvero una cardiomiopatia aritmogena, per la quale c’è stata un’accelerazione dei battiti fino all’arresto cardiaco, e se qualcuno doveva accorgersene. Sulla causa della morte nessun dubbio: è la stessa malattia che ha ucciso altri sportivi come Piermario Morosini, Antonio Puerta e Darcy Robinson.

DAVIDE ASTORI, MORTO PER CARDIOMIOPATIA ARITMOGENA

Una malattia silenziosa e invisibile che si nasconde come un fantasma e poi colpisce in maniera letale. E si è scoperto che è la stessa che ha stroncato il nuotatore Mattia Dall’Aglio, morto nell’agosto dello scorso anno mentre si allenava in una stanza adibita a palestra, a Modena. L’università di Padova, capofila mondiale nella ricerca su questa malattia, come riportato dal Corriere della Sera, ha analizzato circa 800 casi di morte improvvisa di giovani al di sotto dei 35 anni. Un centinaio di questi sono atleti. La causa più frequente è proprio la cardiomiopatia aritmogena, malattia ereditaria che uccide circa un atleta su quattro di quelli scomparsi prematuramente. L’attività sportiva in questi casi moltiplica per cinque il rischio di morte. Nel 20% dei casi questa malattia a prima vista non lascia tracce chiare, e così è stato per Davide Astori. La perizia dunque non fornisce certezze ai magistrati sulle responsabilità, motivo per il quale l’inchiesta resta aperta. C’è il punto fermo però di una malattia che riesce a nascondersi anche ai dottori.





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