Il nuovo regolamento della polizia municipale di Novara ha scatenato vibranti polemiche, con l’amministrazione leghista guidata da Alessandro Canelli che desta scalpore per la rigidità. Mario Paganini, assessore alla sicurezza, ha commentato a proposito del divieto di mostrarsi in pubblico in abiti “che offendono il comune senso del pudore”: “E’ un concetto giuridico, ma è dinamico. Volevamo dare un appiglio formale a quelle situazioni che spesso capitano e che mettono a disagio. Si può stare in costume da bagno in piscina, ma non entrare a teatro. La polizia locale valuterà caso per caso, ma non vogliamo essere bacchettoni o bigotti”. Non mancano però le proteste dell’opposizione, che hanno messo nel mirino anche l’estensione delle norme anti-alcol che rischiano di impedire la vendita anche del latte dopo una certa ora oppure il divieto indiscriminato di legare le bici al palo: “Ci rivolgeremo al prefetto”, ha affermato l’ex sindaco e capogruppo dem Andrea Ballarè. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
NOVARA, NUOVO REGOLAMENTO DI POLIZIA
Non si possono bere alcolici all’aperto ed è proibito, per chi gestisce attività artigianali del settore alimentari, vendere bevande in contenitori di vetro. Queste sono due delle numerose norme che costituiscono il nuovo regolamento di polizia municipale approvato dal Consiglio comunale di Novara. Sono 60 articoli in tutti, che hanno già suscitato le proteste dei cittadini e delle associazioni di categoria. Ad esempio, è vietato legare le biciclette ai pali o ad elementi d’arredo urbano, così come non si possono indossare abiti che offendono il comune senso del pudore. E chi si comporta in maniera aggressiva e scorretta c’è il “daspo urbano”, cioè l’allontanamento per 48 ore. Il documento è stato voluto dall’assessore alla Sicurezza Mario Paganini che, d’accordo con la polizia locale, lo ha presentato come il «necessario aggiornamento del vecchio regolamento». Il precedente risaliva infatti agli anni ’30.
VIETATO INDOSSARE ABITI SUCCINTI E LEGARE BICI AI PALI
L’opposizione a Novara protesta contro il nuovo regolamento, ritenendo che si sia andati troppo oltre. Adottato tra le proteste, è in vigore dall’inizio di novembre. Non mancano critiche e dubbi di chi lo giudica esteso e puntiglioso, ma il testo è passato grazie ai numeri della maggioranza. C’è l’articolo 34 che vieta la vendita di bevande in contenitori di vetro e proibisce alle panetterie di vendere latte. Quello 37 invece prevede multe dai 100 ai 500 euro per chi sosta in gruppo davanti ad esercizi pubblici al di fuori degli spazi autorizzati. Il rischio è di creare situazioni paradossali bloccando i giovani che si ritrovano in piazza. Il problema delle biciclette è che non ci sono stalli a sufficienza, quindi molti sono costretti a legarle ai pali perché non trovano spazio nei luoghi autorizzati. Per quanto riguarda gli abiti troppo succinti, “che offendono il comune senso del pudore”, si pone una questione complessa: chi e come si stabilisce il limite da non superare? Le associazioni di categoria hanno chiesto, e ottenuto, un incontro in Comune.