Una vicenda da film horror quella capitata ad una giovane peruviana residente nell’hinterland milanese, salvatasi grazie ad una richiesta di aiuto scritta su un biglietto, consegnato ad una vicina di casa. Grazie a quel foglio i carabinieri hanno potuto arrestato Albert Junior G.T., 29enne peruviano che ora dovrà rispondere delle gravissime accuse di sequestro di persona, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. E’ stato fermato dopo 48 ore da incubo per l’ex compagna, una 23enne originaria dell’Ecuador, che ha segregato, picchiato e violentato più volte. Il servizio del telegiornale di Rai Uno mostra l’interno della casa dove la giovane ha vissuto attimi terribili, con il pavimento pieno di macchie di sangue a testimonianza delle violenze subite. E pensare che la sua storia non era nuova alle forze dell’ordine: carabinieri e polizia sono intervenuti più volte negli ultimi anni, visto che le botte vanno avanti ormai da una vita, ma la stessa vittima ha sempre voluto difendere il proprio aguzzino, padre tra l’altro di suo figlio. Ma la situazione è degenerata a settembre: la 23enne decide di lasciare il fidanzato, e questi inizia a “stalkerare” l’ex, fino alla follia del 31 ottobre. Il resto, è storia di queste ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA VITTIMA SONO IO
Ha fatto notizia la vicenda di una ragazza ecuadoriana di 23 anni che è riuscita a sfuggire alla furia del suo ex compagno, un peruviano 29enne che la teneva segregata nella sua abitazione da due giorni dopo averla violentata e picchiata ripetutamente, scrivendo il messaggio “aiuto” su una pagina strappata dal diario del figlio che è riuscita a passare dalla finestra ad una vicina di casa. Come riportato da La Repubblica, quando i carabinieri di Corsico, in provincia di Milano, hanno fatto irruzione nell’abitazione, l’uomo ha negato ogni addebito dicendo di essere lui la vera vittima e che la ragazza, nonché madre di suo figlio aveva tentato di accoltellarlo. Il peruviano è stato arrestato per violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. La donna, invece, è stata trasferita alla clinica Mangiagalli e medicata con una prognosi di 10 giorni. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVA GRAZIE A BIGLIETTO “AIUTO”
Emergono ulteriori dettagli in merito alla vicenda della ragazza peruviana segregata in casa e violentata dal suo ex, che è riuscita a chiedere aiuto attraverso un biglietto. Stando a quanto riferiscono i carabinieri, come scrive Repubblica, le violenze sarebbero iniziate addirittura nel 2015, poco dopo che i due si fidanzaro. Nonostante la giovane donna fosse incinta del loro figlio di 4 mesi, l’ex compagno la picchiava abitualmente ad ogni fine settimana, quando “l’uomo”, spesso ubriaco, scagliava la sua rabbia repressa nei suoi confronti. La ragazza aveva quasi trovato la forza di allontanarlo di casa, ma il 31 ottobre è riuscito ad entrare nell’appartamento, e ubriaco l’ha nuovamente picchiata davanti al figlio, chiudendola quindi in casa e costringendola la sera dopo ad uscire assieme a degli amici, facendo finta che non fosse successo nulla. Rientrati in casa, ancora ubriaco, ha aggredito nuovamente la sua ex con un coltello. Quando l’aguzzino si è addormentato, la donna ha scritto su un foglio di un diario “Aiuto”, consegnando il biglietto ad una vicina passata sotto la finestra, insieme ad una sim telefonica, dicendo di inserire la scheda nel telefono, e di avvisare la madre. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SEGREGATA IN CASA E VIOLENTATA DAL SUO EX
A Corsico, hinterland di Milano, una donna è stata sequestrata in casa e violentata dal suo ex compagno ed è riuscita a salvarsi grazie a un biglietto fatto uscire dalla finestra. Secondo quanto viene riportato dal sito dell’edizione milanese di Repubblica e dal giornaledeinavigli.it, una ragazza ecuadoriana di 23 anni, che ha anche un figlio di 4 anni, è stata picchiata e violentata dal suo ex convivente, un peruviano di 29 anni, che ha forzato la porta di casa dove prima viveva e ha di fatto segregato la donna per due giorni. Per evitare che potesse chiedere aiuto, aveva anche provveduto a rompere il suo telefonino, di modo che fosse isolata. Inoltre era anche armato di un coltello, con il quale ha aggiunto paura e terrore ai calci e ai pugni che già aveva sferrato alla vittima della sua violenza.
SALVA GRAZIE A UN BIGLIETTO PASSATO DALLA FINESTRA
Tuttavia la ragazza è riuscita comunque a chiedere aiuto, consentendo ai Carabinieri di Corsico di salvarla. Ha infatti strappato la pagina di un diario scrivendo sopra la parola “AIUTO!”, usando delle matite colorate. È riuscita a fare in modo di farla uscire da una finestra e a farla avere nelle mani di una connazionale, che, dopo aver letto il messaggio, ha subito avvisato le autorità. Le forze dell’ordine hanno quindi liberato la donna, che è stato poi portata alla Clinica Mangiagalli, dove è stata curata. I medici le hanno dato dieci giorni di prognosi. Il suo aguzzino è stato invece portato a San Vittore e dovrà rispondere di violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. Fortunatamente, quindi, la vicenda si è chiusa con la liberazione della donna e l’intervento delle autorità.