Migranti Slovenia, nuovo caso a Trieste dopo la vicenda Claviere: respingimenti a catena al confine con l’Italia. Come riporta La Stampa, in questo caso e la Polizia nostrana a bloccare i migranti che tentano di varcare il valico di Fernetti per chiedere asilo. Un caso che sta facendo discutere, anche se a differenza di quanto accade con la Francia non ci sono sconfinamenti, con le persone che vengono riportate in Slovenia e consegnate agli agenti locali. E giungono smentite dalla Questura di Trieste, che evidenzia che non ha avuto luogo “nessun comportamento illegittimo da parte della Polizia”. Ma La Stampa riporta la confessione di due giovani pakistani, con il 21enne Hassan che ora è in attesa di ottenere l’asilo. “Abbiamo diverse testimonianze che confermano questa nuova prassi. I migranti vengono abbandonati nei boschi come dei banditi. La cosa più sconcertante è che tutte le polizie coinvolte sanno benissimo di muoversi al di fuori della legge”, le parole del presidente di Ics Gianfranco Schiavone.
MIGRANTI SLOVENIA, NUOVO CASO DOPO LA VICENDA CLAVIERE
Questa “prassi” non trova però riscontri dalla Questura di Trieste, nessuna condotta illegittima da parte degli agenti in ambito di rimpatri di cittadini stranieri al confine con il territorio sloveno. Il questore, come sottolinea Repubblica, precisa che il trasferimento dei migranti rintracciati irregolarmente è “effettuato nel rispetto della procedura di riammissione prevista nell’accordo bilaterale firmato dalle autorità italiane e slovene”. I migranti riammessi “sono quelli che hanno espresso al personale della Polizia di Stato la volontà di non richiedere asilo politico. L’intera procedura viene documentata con provvedimento formale anche alla presenza di interpreti esterni all’organizzazione della Polizia di Stato e impiegati come mediatori culturali”. E nella nota si legge ancora: “I minori stranieri e coloro che sono affetti da patologie che richiedono cure mediche non vengono riammessi ma affidati ad apposite strutture di accoglienza italiane. Le modalità di riammissione, secondo gli accordi siglati con le autorità di polizia slovene – con le quali esiste un ottimo rapporto di collaborazione – prevedono che gli stranieri siano accompagnati all’orario concertato e consegnati presso la stazione di polizia Krvavi Potoc (Pesek), dove le autorità esaminano la documentazione. Infine, conclude la nota, la Polizia di Frontiera di Fernetti, non ha in dotazione furgoni privi di finestrini ma esclusivamente mezzi con i colori d’istituto della Polizia di Stato; i migranti non vengono riammessi dopo le ore sedici. Nessun straniero, pertanto, viene trattenuto nelle ore serali e notturne”.