Il padre di Davide Pellegrini no si dà pace. Anche ieri ha voluto partecipare alle ricerche del figlio, disperso in Arno da mercoledì notte. Dopo una notte terribile trascorsa lungo le rive, ha presidiato per ore la base nautica dei vigili del fuoco. I parenti poi lo hanno convinto a tornare a casa, ad un paio di chilometri di distanza. Lì dove è cominciato tutto, dove nella tarda serata di mercoledì e per tutta la giornata di ieri si sono ritrovati amici e familiari per condividere il dolore. «Ha fatto una cavolata. Gli avevo detto di non tuffarsi. L’ho visto sparire nel buio. Davide, perché non mi hai ascoltato?», si arrovella papà Riccardo, come riportato da La Nazione. Forse un colpo di vento avrebbe allontanato l’imbarcazione, quindi Davide per recuperarla si è tuffato in acqua. Nessuno ha voglia di parlare, solo zio Osman Volpi ha trovato la forza di dire qualcosa di più. «So che si trovavano nei pressi delle Tre buche. Riccardo gli ha detto di non buttarsi in acqua, glielo ha richiesto più volte, inutilmente. Mio nipote ha un carattere tosto, non si arrende con facilità. Si è tuffato sotto gli occhi del padre che gli ripeteva di non farlo. L’unica speranza è che il ragazzo sia stato recuperato da qualche natante e che stia bene». Ma in tal caso, perché non si è fatto ancora vivo? (agg. di Silvana Palazzo)
RICERCHE TEMPORANEAMENTE SOSPESE
Le ricerche di Davide Pellegrini, il giovane 21enne caduto nelle acque del fiume Arno dopo che il suo barchino si è capovolto accidentalmente, sono state momentaneamente sospese. Lo riporta il quotidiano La Nazione, spiegando però che riprenderanno venerdì mattina, sempre con il supporto dei vigili del fuoco e del nucleo sommozzatori del comando di Livorno. Il padre del giovane è sotto choc per quanto accaduto sotto i suoi occhi nella serata di ieri. Sono ore di attesa ed ansia, queste, per l’intera famiglia del ragazzo che, con ogni probabilità, è stato trascinato via dalla forte corrente proprio mentre tentava di recuperare il barchino anche esso trascinato dal vento. Dopo una giornata di ricerche a tappeto, i Vigili del fuoco sono stati costretti a sospendere le loro operazioni solo per via dell’oscurità inevitabilmente sopraggiunta. Già nella notte erano stati costretti a fermarsi, complice anche l’acqua gelida che potrebbe aver contribuito a mettere il giovane in difficoltà, allontanandolo ulteriormente dalla riva. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
BARCA SI ROVESCIA IN ARNO: DAVIDE PELLEGRINI DISPERSO
Cresce l’apprensione per le sorti del giovane Davide Pellegrini, il 21enne di Pisa da ieri sera disperso nelle acque del fiume Arno dopo che il barchino sul quale si trovava si è rovinosamente rovesciato facendo cadere il ragazzo. L’incidente è avvenuto nel tratto lungo viale D’Annunzio nel tratto compreso tra la città ed il litorale ma da quale momento, spiega il quotidiano La Nazione, di Davide si sono perse le tracce. I vigili del fuoco insieme al nucleo dei sommozzatori hanno lavorato per l’intera notte alla ricerca del ragazzo ed anche questa mattina sono riprese le operazioni che però non hanno portato a nulla di positivo. Al momento sarebbe stata ritrovata solo la piccola barca sulla quale si trovava Davide prima di cadere in acqua e venire inghiottito dall’Arno. Secondo le prime ricostruzioni, ad assistere inerme alla caduta nelle acque del fiume sarebbe stato il padre del 21enne con il quale si trovava al retone da pesca che la famiglia ha in concessione. Dopo aver mollato le cime di ormeggio, Davide e il papà Riccardo stavano sistemando la loro barca . Secondo le prime indiscrezioni, pare che il padre abbia avuto un colpo di freddo e in quel momento una folata improvvisa di vento avrebbe spinto via il natante facendolo sfuggire dalle sue mani e allontanandolo dalla sponda. La corrente avrebbe a quel punto trascinato via la barchetta.
ORE DI ANSIA PER IL RAGAZZO PISANO
E’ stato in quel momento che, secondo il racconto del padre, Davide Pellegrini non avrebbe esitato per un solo istante tentando di saltare sulla piccola imbarcazione. Ma proprio mentre tentava di recuperarla la barca si sarebbe ribaltata e il giovane sarebbe caduto in acqua. Nonostante questo avrebbe comunque tentato di raggiungerla ma, spinto anche lui dalla corrente e complice l’acqua gelata, non sarebbe più riuscito a tornare a riva. Il tutto si sarebbe consumato sotto lo sguardo del padre intorno alle 20.30 di ieri sera, mercoledì 12 dicembre. L’uomo a quel punto si è tuffato nel fiume nel tentativo di raggiungerlo a sua volta ma già provato dal precedente colpo di freddo è stato costretto a desistere. Solo intorno alle 21.00 è stato lanciato l’allarme al 115, al 118 ed alle forze dell’ordine che sono prontamente giunte sul posto. Solo a notte fonda le operazioni di ricerca prontamente avviate sono state sospese salvo riprendere questa mattina ma senza portare ad alcun esito apprezzabile.