Per i bambini di quella scuola ora non si potrà più dire “Babbo Natale esiste” o no, ma purtroppo “esisteva”.. Il fatto choc è avvenuto in Siberia, alla festa di Natale dove i bimbi stavano giocando con il “loro” Babbo Natale: l’attore in costume, ad un certo punto, stramazza al suolo di fatto stroncato da un infarto che nel giro di pochi minuti lo porta al creatore. Oltre al terrore di assistere così piccoli ad una morte “in diretta”, il doppio choc di vivere l’esperienza che ogni bambino potrebbe ricordarsi per il resto della sua vita: la morte di Babbo Natale. Già di per sé è un trauma quando il “bambino medio” scopre la non esistenza di quel simpatico personaggio con renne e slitta, figuriamoci se si assiste ad un infarto in diretta del proprio beniamino. L’attore si chiamava Valery Titenko, era professionista e conosciuto in Russia, e aveva solo 67 anni: con diversi dolori al petto aveva accusato qualche problema prima della festicciola, ma non voleva deludere il suo piccolo pubblico festante.
LO CHOC PER LA MORTE DI BABBO NATALE
«Aveva subito delle importanti operazioni al cuore ma continuava a esibirsi, lavorando a pieno ritmo, senza preoccuparsi per la sua salute», raccontano i conoscenti dell’attore ai media russi che hanno raccontato per primi l’assurda storia drammatica alle porte del Natale. Ora il vero problema sarà per i genitori di quei bimbi: cosa raccontare? Proseguire la favola di Babbo Natale provando a “giustificare” quello che loro hanno visto e rivelare la cruda e brutale verità? In attesa che i padri e le madri russe arrivino ad una decisione, l’impressione per quanto accaduto al Babbo Natale “morto” all’asilo è giunta fino a noi anche diversi giorni dopo l’accaduto. De Gregori si era finora spinto più in là di tutti raccontando “l’Uccisione di Babbo Natale” in quella meravigliosa canzone che rifletteva il tentativo di superare una generazione senza sogni e ideali; ora però la realtà stessa, con l’assurda fine “sulla scena” per Babbo Natale è andata decisamente oltre..