Paura a Milano, dove si è verificato ieri un violentissimo raid vandalico. In meno di venti minuti si è scatenata la furia contro 6 treni, colpiti con diverse sassate. Urla di passeggeri, vetri in frantumi ma quelli anti sfondamento restano attaccati ai montanti. I treni sono stati portati in deposito per le verifiche: quelli danneggiati sono cinque, andranno riparati e quindi oggi non viaggeranno. Tra i treni colpiti anche un “Leonardo” e un “Meneghino”. La sassaiola è avvenuta alle 19.15 circa contro i treni della linea verde della metropolitana prima di arrivare alla fermata “Crescenzago”. Probabilmente l’autore di questo raid è un gruppo. Come riportato dal Corriere della Sera, devono essersi preparati tra il parcheggio e il parco in fondo a via Narni, dove i treni del metrò viaggiano all’aperto sui binari stretti tra una lunga fascia dove si alternano parchi, palazzi e una farmacia. Quella è la zona dell’attacco, secondo quanto ricostruito attraverso le testimonianze di passeggeri e macchinisti. Del resto la polizia in serata ha trovato dei sassi sistemati su un carrello da cantiere proprio vicino alla linea. Molto probabilmente sono identici a quelli lanciati contro i treni.
MILANO, SASSI CONTRO TRENI: 5 DANNEGGIATI
I sassi hanno una misura simile a quella di una palla da tennis, ma anche il peso necessario per spaccare i finestrini rinforzati dei treni della metropolitana ma non sufficiente per sfondare del tutto i vetri. Se però le pietre fossero piombate all’interno dei vagoni pieni, le conseguenze sarebbero state drammatiche, ma per fortuna non c’è stato alcun ferito. Il gruppo di vandali aveva dunque molte “munizioni”. Come riportato dal Corriere della Sera, hanno attaccato tutti i treni di passaggio nell’arco di meno venti minuti. Su un paio di treni sono stati danneggiati i vetri delle porte, su un altro paio i finestrini, mentre altre pietre hanno colpito i convogli sulle fiancate d’acciaio e non sui vetri. L’agguato più grave è stato quello contro il “terzo” dei treni attaccati, perché il lancio non è stato fatto “alla cieca”. Chi ha lanciato il sasso si è avvicinato di più ai binari e l’ha scagliato contro il macchinista, incrinando profondamente il parabrezza. Le forze dell’ordine sono state subito allertate dalla centrale dell’Atm, ma a quel punto il gruppo era già sparito. Ma la caccia prosegue.