Una famiglia in ansia per la scomparsa di Alessandro Santacroce, 53enne di cui non si hanno più notizie da oltre un mese. L’allarme è scattato il 10 novembre: si è allontanato da casa, dove vive con la madre Gilberta nei pressi del duomo, nella parte alta del paese, senza farvi più ritorno. La sorella ha dunque presentato la denuncia di scomparsa ai carabinieri di Amelia, in provincia di Terni. Subito sono state avviate le ricerche. Le informazioni sono state diramate anche ad altre stazioni dell’Arma perché sembra che in passato l’uomo sia stato protagonista di altri episodi del genere e dunque potrebbe essere importante cercarlo in posti conosciuti e frequentati. «Mia madre mi ha detto che si è allontanato da casa dicendo che forse non sarebbe tornato a dormire. Questa frase non è stata presa sul serio perché spesso diceva cosa che poi non faceva», ha dichiarato a tal proposito la sorella Daniela a “Chi l’ha visto?”. Ma ciò non basta a rasserenare gli animi della famiglia che si interroga, mentre la cittadina si è attivata per cercare di dare una mano alle ricerche.
ALESSANDRO SANTACROCE, 53ENNE SCOMPARSO DA AMELIA
Sembra scomparso nel nulla Alessandro Santacroce, scomparso il 10 novembre da Amelia (Terni). «Già dal pomeriggio, non vedendolo rientrare visto che si allontanava sempre per poco tempo, abbiamo cominciato ad allertare le forze dell’ordine», ha raccontato la sorella a “Chi l’ha visto?”. Poi ha provato a fornire delle indicazioni utili sul fratello: «È molto abituato a camminare, faceva lunghe passeggiate. Potrebbe aver preso un mezzo pubblico o essersi avviato a piedi, magari verso la stazione, perché è una zona che conosce molto bene». La famiglia di Alessandro Santacroce si sono fatti tante idee: «L’ipotesi più verosimile secondo me è che si sia diretto a Roma, perché è la città dove ha vissuto fino a dieci anni fa, quindi la conosce molto bene. Noi purtroppo non abbiamo contatto con gli amici dell’epoca, quindi non sappiamo se ha contattato qualcuno o sta vagando contando sul poco denaro che ha con sé, se ce l’ha ancora». E quindi ha lanciato un appello: «Gli vorrei dire di non preoccuparsi, che se vuole tornare viene accolto a braccia aperte. Deve avere fiducia. Ha bisogno di aiuto».