Nell’aula del Tribunale fa troppo freddo: il processo viene sospeso per colpa del gelo. Accade a Milano, dove per la rottura del riscaldamento nell’aula bunker di San Vittore avvocati e giudici sono stati costretti a indossare i guanti e a tenere addosso i cappotti durante l’udienza Mps, che è stata poi sospesa. È successo un po’ quello che si vede sui campi di calcio, quando l’arbitro prova a far rimbalzare il pallone sull’erba innevata decretando poi il rinvio della partita per impraticabilità del campo e facendo tornare tutti negli spogliatoi. Ma giovedì non si era allo stadio, bensì in una sede distaccata del Tribunale come l’aula bunker davanti al carcere di San Vittore. Doveva essere celebrata una udienza del processo sui “derivati” agli ex vertici di Monte dei paschi di Siena. La presidente del collegio giudicante Lorella Trovato, come riportato dal Corriere della Sera, ha mandato tutti a casa a causa del non funzionamento del riscaldamento.
MILANO, FREDDO AL TRIBUNALE: SOSPESO PROCESSO MPS
Dopo aver provato per un’ora a interrogare il consulente dell’imputato Gianluca Baldassarri, la presidente del collegio giudicante ha deciso di sospendere l’udienza. Troppo il freddo, con gli avvocati e i giudici che per il gelo si stringevano nei cappotti e scrivevano con i guanti. E quindi Lorella Trovato, come riportato dal Corriere della Sera, si è vista costretta a dettare a verbale la situazione incresciosa. «Considerate le condizioni climatiche dell’aula incompatibili con la prosecuzione dell’udienza, per la bassa temperatura», ha scritto la presidente del collegio, l’udienza è stata sospesa e rinviata al 10 gennaio. La speranza è che per quella data il riscaldamento dell’aula bunker venga aggiustato. Quell’aula negli anni 90 fu teatro di grandi dibattimenti, da quello per il crac del Banco Ambrosiano ai maxi processi alla criminalità organizzata, come anni fa quello denominato “Infinito” ai clan di ‘ndrangheta.