Aumentano i dubbi sul duplice omicidio di Loris Nicolasi e Anna Maria Niola, i coniugi uccisi a colpi di spranga e coltello, forse un pugnale, lasciati morenti nel giardino della loro casa a Rolle di Cison di Valmarino (Treviso). A commettere il delitto sarebbe stato Sergio Papa, 35enne residente a Cison, ma originario di Refrontolo, comune poco distante dov’è stato tratto in arresto. E proprio il racconto fornito dagli abitanti di Refrontolo sul presunto killer contribuiscono a delineare un quadro fin qui molto opaco. Come riportato da Il Corriere della Sera, infatti, Sergio Papa mancava dal suo paese d’origine da almeno 4 anni. In pochi sembrano conoscerlo a fondo: nei locali pubblici più frequentati la memorie di lui sono molto sfumate, mentre gli esercenti che a Refrontolo sono presenti da meno tempo non hanno alcuna idea di chi sia il presunto assassino venuto a rifugiarsi nel loro comune. Figlio di una famiglia residente nel centro di Refrontolo, a detta di alcuni Papa avrebbe sempre svolto lavori saltuari e fuori paese. Come mai questo improvviso ritorno a casa? E davvero alla base del duplice omicidio vi è un movente di natura economica? In questo caso sarà importante stabilire l’eventuale punto di contatto tra Papa e i coniugi Nicolasi-Niola. (agg. di Dario D’Angelo)
ROLLE DI CISON, L’ARRESTATO E’ SERGIO PAPA
Rolle di Cison, arrestato il presunto assassino della coppia di anziani, Loris Nicolasi e Anna Maria Niola, ritrovati senza vita lo scorso 1 marzo 2018. I carabinieri hanno fermato nelle prime ore di questa mattina il trentacinquenne di Refrontolo Sergio Papa. Gli investigatori hanno passato al setaccio i conti correnti della coppia, alla ricerca di un indizio che potesse portare all’individuazione dell’assassino. Come sottolinea Il Messaggero Veneto, la Procura ha richiesto che vengano analizzati nei minimi particolari i flussi di denaro movimentati nelle ultime settimane delle vite ma non solo. Il pubblico ministero Romanelli ha notificato il provvedimento di stato di fermo nella caserma del Comando Provinciale di Treviso. Successivamente il presunto omicida è stato trasportato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo, la Procura ha dato il nulla osta per la sepoltura dei coniugi: la cerimonia con rito civile in programma martedì 13 marzo 2018 alle ore 15.00 al parco Nervesa. (Agg. Massimo Balsamo)
CISON, ARRESTATO PRESUNTO ASSASSINO
Un uomo è stato fermato nella notte per l’omicidio della coppia di anziani di Cison di Valmarino, in provincia di Treviso. Il presunto assassino di Loris Nicolasi e sua moglie Anna Maria Niola, stando a quanto riportato dall’Ansa, vive a Cison, ma è stato bloccato a Refrontolo, comune poco distante. Il provvedimento di fermo è stato firmato dal pm Davide Romanelli e notificato oggi, sabato 10 marzo 2018, a Sergio Papa, 35 anni, nella caserma del Comando Provinciale di Treviso, dove era stato portato nella notte. L’uomo è stato poi portato in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I due anziani erano stati uccisi a Rolle con ferocia, a colpi di spranga e coltello, forse un pugnale, e lasciati morenti sul prato dietro la loro casa. Il killer aveva colpito con molti fendenti l’uomo, quasi tutti inferti con molta violenza e di cui uno mortale al collo. Sulla donna invece si era accanito meno, colpendola con un solo fendente fatale al torace e poche altre pugnalate. A scoprire i cadaveri della coppia di anziani era stata la figlia Katiuscia, che aveva trovato la casa a soqquadro e i corpi dei genitori riversi nel giardino.
ANZIANI UCCISI A CISON: MOVENTE ECONOMICO?
L’omicidio di Loris Nicolasi e Anna Maria Niola sarebbe maturato per motivi economici, stando a quanto appreso dall’Ansa. L’anatomopatologo Alberto Furlanetto, che aveva svolto l’autopsia sui corpi dei due anziani, aveva avanzato l’ipotesi che il vero obiettivo dell’aggressione fosse stato Loris Nicolasi. La quantità di fendenti inferti all’anziano avrebbe richiesto un tempo molto lungo, quindi la dinamica di una semplice rapina poi degenerata risulta incompatibile, visto che in questo caso il malfattore tende generalmente ad agire con rapidità e ad allontanarsi alla svelta. Inoltre, dalla casa non era stato portato via nulla, quindi il disordine lasciato potrebbe essere stato forse un depistaggio. Per gli investigatori l’omicidio è sempre più legato a rapporti tra persone appartenenti a vario titolo alla cerchia delle conoscenze più strette della coppia, per questo negli ultimi giorni hanno setacciato i conti correnti, cercando movimenti di denaro che potessero indirizzarli verso l’individuazione dell’omicida.