Si sarebbe trattato di un rapimento lampo, quello a scapito di cinque turisti italiani e sette svizzeri, avvenuto in Camerun ma durato solo una manciata di ore prima del loro ritorno in libertà. Resta però il giallo sulle modalità con cui il sequestro, avvenuto lo scorso lunedì, si è risolto. L’Avvenire cita la testata Voice of People secondo la quale sarebbe stato decisivo l’intervento da parte dei reparti delle forze di sicurezza che sarebbero riusciti a sottrarre i turisti sequestrati ai militanti in lotta per l’indipendenza delle regioni anglofone dal governo del Camerun. La versione degli stessi turisti, però, sarebbe del tutto differente smentendo il presunto blitz che avrebbe portato alla loro liberazione e sostenendo invece che sarebbero stati gli stessi miliziani che precedente li avevano fermati, a lasciarli poi andare. Resta comunque poco chiaro l’intento da parte di oppositori al governo non meglio identificati e che avrebbero deciso di eseguire questo sequestro lampo. I turisti stavano viaggiando con l’organizzazione “African Adventure Group” quando sarebbe stato fermato da uomini armati che li avrebbero tolto passaporti e chiavi. La liberazione è avvenuta sei ore dopo: “Abbiamo avuto paura ma ci hanno lasciato andare via e ci hanno ridato tutto. Non ci hanno rubato nulla e non ci hanno fatto del male”, ha raccontato uno dei turisti svizzeri a Il Corriere del Ticino. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RILASCIATI TURISTI EUROPEI DOPO L’INTERVENTO DELL’ESERCITO
Camerun, liberati 5 ostaggi italiani sequestrati: necessario l’intervento dell’esercito per il rilascio dei dodici turisti rapiti nell’area occidentale del Paese africano. La notizia del sequestro non è stata resa pubblica fino all’annuncio del rilascio, secondo le prime indiscrezioni il rapimento è ad opera dei miliziani separatisti anglofoni. A dare l’annuncio è stato il ministro della comunicazione camerunense Issa Tchiroma Bakary che, come sottolinea la Agence France Presse, ha sottolineato che il gruppo di turisti “era stato preso in ostaggio da una banda di terroristi armati” nella zona di Nguti, nella zona sud-ovest del Camerum prima di venire liberati dai militari lunedì 2 aprile 2018 grazie ad una operazione speciale. La comitiva di turisti era composta da cinque italiani e da sette svizzeri, membri dell’organizzazione chiamata African Adventures ed erano stati sequestati a Moungo-Ndor mentre erano diretti al luogo turistico dei Laghi gemelli, riporta La Repubblica.
CAMERUN, LIBERATI 5 OSTAGGI ITALIANI SEQUESTRATI
Nel corso dell’operazione dell’esercito sono stati rilasciati anche sei consiglieri municipali della Regione nordoccidentale affine, un’altra zona di pressioni indipendentiste. Secondo quanto rivelato dal ministro della comunicazione camerunense, l’operazione ha visto “decine di assalitori sono stati neutralizzati, grandi scorte di armi e munizioni, così come grandi quantità di droga, sono stati sequestrati”. Nutriti gruppi di insorti nella zona stanno chiedendo la secessione delle due regioni, in cui abitano una numerosa parte della popolazione anglofona del paese. Lo scorso 1 ottobre, come sottolinea La Repubblica, il movimento indipendentista del luogo aveva fatto una simbolica dichiarazione di indipendenza per l’Ambazonia, nome prescelto per il presunto nuovo Stato. Le agitazioni sono state affrontate con metodi repressivi, applicando ad esempio coprifuoco e restizioni sui viaggi.