Quanto è accaduto in merito alla richiesta di restituzione delle tasse sospese in seguito al terremoto de L’Aquila si è parlato molto. Ha detto la sua il deputato del Partito Democratico Stefania Pezzopane che ha sottolineato: “L’ho fatto già una volta e mi sono presa una denuncia. Sono pronta a tornare sull’autostrada con sindaci del cratere, cittadini e categorie del settore per bloccare questa assurda ingiustizia. Sono convinta che debba pagare chi non ha fatto il proprio dovere, politici e burocratici che in questi anni hanno sbagliato. Non le aziende che hanno goduto di una legge dello Stato. Si rischia di subire una gravissima ingiustizia. Sono prontissima per organizzare un evento a Roma per far capire le nostre ragioni. Il vicepresidente Lolli e d il Sindaco hanno inviato la diffida, ma la commissaria sembra andare avanti dettando tassativamente con una circolare insidiosa e pericolosissima i trenta giorni entro cui fornire documentazione”. Parole che faranno sicuramente eco e porteranno a una protesta, si spera pacifica, per poter eliminare il rischio che accada una cosa considerata ingiusta da tutti. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL SINDACO BIONDI: “RESTITUZIONE È INTOLLERABILE!”
Promette battaglia il sindaco di L’Aquila dopo il provvedimento richiesto dall’Unione Europea di restituzione delle tasse sospese durante il terremoto tremendo del 6 aprile 2009: «Ribadirò che l’obiettivo è di dare battaglia a livello politico, civico e giuridico perché il provvedimento sulla restituzione delle tasse è iniquo e intollerabile», spiega Pierluigi Biondi all’Ansa. Un affronto agli imprenditori, un affronto al territorio e un affronto alle vittime travolte da quel sisma e ora “schiaffeggiate” da una scelta europea davvero difficile da comprendere nella sua natura; la mobilitazione della politica e della società abruzzese è pronta ad essere scagliata nelle prossime settimane, con il sindaco della città travolta dal sisma che prosegue nel suo attacco citando la riunione già convocata dal vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli. «La riunione viene convocato allo scopo di definire le urgenti azioni di mobilitazione istituzionale, giuridica e politica necessarie a contrastare le attività già avviate dal Commissario straordinario (incaricato del recupero degli aiuti di Stato dichiarati illegali con la decisione della Commissione europea del 14 agosto 2015». Il caso delle cartelle esattoriali consegnate agli imprenditori sarà uno dei temi centrali anche del possibile intervento del Presidente Tajani, sempre molto vicino alle vicende del terremoto aquilano e sensibile in quanto rappresentate delle istituzioni europee. (agg. di Niccolò Magnani)
UE CHIEDE TASSE SOSPESE DURANTE IL TERREMOTO
L’Unione europea chiede agli imprenditori de L’Aquila la restituzione immediata delle tasse sospese dopo il terremoto del 6 aprile 2009. La sospensione è stata bocciata dalla Commissione europea che ha aperto una procedura d’infrazione per “aiuti di Stato”. Monta quindi la protesta delle istituzioni contro le 350 cartelle esattoriali che sono state recapitate ad altrettanti imprenditori: hanno 30 giorni di tempo per pagare le tasse che erano state sospese. Le prime cartelle esattoriali sono arrivate alla vigilia di Pasqua: subito è scattata la mobilitazione contro una misura che rischia di mettere in ginocchio un territorio già ferito. Per questo – come riportato da Tgcom24 – imprenditori, politici, istituzioni, associazioni di categoria e sindacati hanno dichiarato di essere pronti a scendere in piazza per protestare, anche clamorosamente (si parla infatti di blocchi stradali), per scongiurare pagamenti milionari.
TERREMOTO L’AQUILA, UE CHIEDE RESTITUZIONE TASSE SOSPESE
Le ingiunzioni di pagamento sono state inviate dal commissario nominato dalla presidenza del Consiglio, Margherita Maria Calabrò: a lei l’incarico di recuperare le somme nei confronti di imprese e professionisti dopo che la Commissione europea ha considerato aiuti di Stato i fondi legati alla sospensione. Subito è scattato il ricorso al Tar contro la nomina del commissario: come riportato da Tgcom24, l’udienza è fissata a L’Aquila il 18 aprile. Intanto Giovanni Lolli, vicepresidente della Giunta regionale abruzzese, ha convocato una riunione per «definire le urgenti azioni di mobilitazione istituzionale, giuridica e politica necessarie a contrastare le attività già avviate dal Commissario straordinario». Stefania Pezzopane, neo deputato del Pd, ha lanciato un appello all’attuale governo e a quello che si formerà, oltre che al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, e invitato alla protesta. «L’ho fatto già una volta, beccandomi anche una denuncia, e sono pronta a tornare sull’autostrada con sindaci del cratere, cittadini e categorie del settore per bloccare questa assurda ingiustizia».