Erika Novarria, giovane boxeur milanese disabile, qualche settimana fa aveva subito il furto della sua auto all’interno della quale vi era anche la sua costosissima protesi per la sua gamba e che le permetteva di allenarsi. La ragazza era intervenuta anche nel corso della trasmissione Pomeriggio 5, rinnovando gli appelli già raccolti sui social, affinché i ladri potessero almeno restituirle quella protesi per lei così importante. L’appello è stato ascoltato ma non dai malviventi, bensì da un’azienda di Milano, che le ha consegnato proprio nelle passate ore un nuovo arto protesico che permetterà ad Erika di tornare nuovamente sul ring, allenarsi e naturalmente vincere. Erika, quindi, oggi ha un nuovo “piede” ricevuto dopo l’appello accorato che ha lanciato sui social ed in tv dopo il furto dell’auto avvenuto in zona Bovisa a Milano. Questo ha portato alla raccolta fondi grazie alla quale è stato possibile comprare la nuova protesi con la quale Erika oggi può continuare a fare boxe. La trasmissione di Canale 5 condotta da Barbara d’Urso, questo pomeriggio tornerà sul caso e racconterà il lieto fine per la boxeur che si è limitata a commentare, come riporta Corriere.it: “Oggi mi viene riconsegnata la vita”.
LA BOXEUR DISABILE TORNA SUL RING
Erika Novarria frequenta la Scuola di pugilato Testudo di Cernusco sul Naviglio e per lei, quella che le fu sottratta insieme alla sua Toyota C-HR era una protesi speciale. “Si tratta di un piede pensato appositamente per lo sport. Mi permette di fare tutti i movimenti che avevo perso con l’amputazione”, aveva raccontato a TgCom24 la ragazza, che ha perso l’arto destro dopo un gravissimo incidente. Erika aveva ormai perso tutte le speranze dopo il furto della sua protesi ma grazie alla grande solidarietà di amici e non solo è tornata nuovamente a sorridere. Il fidanzato della ragazza ha commentato, felice, dopo l’arrivo della nuova protesi: “Lo sport per lei è vivere quindi ora si torna alla vita”. Ed ora, dopo il “piede” nuovo, i sostenitori della giovane campionessa di boxe si stanno mobilitando affinché possano riuscire anche a recuperare un’auto adatta alle sue esigenze, ovvero appositamente progettata per diversamente abili.