Quello del bimbo di due anni morto lunedì scorso in provincia di Pavia, non è l’unico caso (sempre che l’autopsia lo confermi), di leucemia fulminante. Basta infatti riavvolgere il tempo di un paio di giorni per arrivare allo scorso 4 giugno, quando è scomparso un altro bambino, questa volta di 12 anni, residente a Seregno, provincia di Monza. Il ragazzino, così come il bambino pavese, ha esalato nella giornata di lunedì l’ultimo respiro, anche lui ammalotosi di questo tremendo virus. Nella giornata di oggi si sono celebrati i funerali, mentre domani sera si sarebbe dovuto tenere il saggio di fine anno presso le scuole media Alessandro Manzoni, evento che però è stato annullato. Anche venerdì, in segno di lutto, la festa di fine anno si svolgerà senza musiche e giochi. Una serie di casi davvero preoccupanti, una malattia molto difficile da diagnosticare, visti i sintomi molto simili a quelli di una forte influenza, e praticamente impossibile da sconfiggere. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SABATO I PRIMI SINTOMI, LUNEDI’ IL DECESSO
Emergono ulteriori dettagli circa la vicenda del piccolo di due anni di Mortara (Pavia), morto in praticamente tre giorni, forse per via di una leucemia fulminante. Stando a quanto riporta la Provincia Pavese, il bambino, residente in un appartamento in via Silvio Santagostino, ha iniziato a mostrare gravi sintomi verso le 23:30 di lunedì sera: il bambino ha perso conoscenza e i genitori hanno chiamato i soccorsi. I primi sintomi sono però iniziati sabato mattina, con febbre molto alta, dolori su tutto il corpo e convulsioni. I genitori erano molto preoccupati per le condizioni del figlio, ma hanno preferito lasciare il bambino a casa, evitando il ricovero in ospedale. Il bambino è stato quindi curato con i classici medicinali che si danno per l’influenza, ma i sintomi non passavano, anzi, peggioravano. Lunedì, come dicevamo, ha perso conoscenza, quindi l’arrivo dei soccorsi e le prime cure sul posto, prima del trasferimento in ospedale. Nel giro di poche ore la situazione è precipitata: i medici hanno tentato di rianimare il piccolo ma il suo cuore ha smesso di battere. Il bambino avrebbe compiuto tre anni a settembre, a breve verrà eseguita l’autopsia che farà chiarezza. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ESCLUSI SEGNI SUL CORPO
La febbre alta, poi le sopraggiunte convulsioni, sintomi durati per tre giorni, avevano spinto i genitori di un bimbo di appena due anni residente a Mortara, in provincia di Pavia, ad allertare i soccorsi e trasferire il figlioletto al Pronto Soccorso con l’ambulanza del 118. Al Policlinico San Matteo, però, il piccolo sarebbe deceduto per cause ancora incerte e sulle quali è stata aperta un’inchiesta dalla procura di Pavia. Potrebbe infatti non trattarsi di un caso di malasanità, come purtroppo siamo fin troppo spesso abituati nel nostro Paese ma alla base della morte del bambino potrebbe esserci una leucemia fulminante. Dai primi accertamenti condotti dai carabinieri, come spiega CorriereAdriatico.it, sarebbero stati esclusi segni di violenza sul corpicino del bimbo, quindi porterebbe a far pensare come la causa del decesso sia da attribuire proprio alla febbre molto alta che non si sarebbe riusciti a debellare. Per i genitori, quella febbre altro non era che una semplice influenza e per questo non avrebbero chiesto aiuto prima. Quando i sanitari del 118 sono giunti nell’appartamento, allertati dalla famiglia del piccolo, le sue condizioni erano già disperate. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FEBBRE E CONVULSIONI POI IL DECESSO
E’ morto dopo tre giorni di agonia un bimbo di appena due anni residente a Mortara, provincia di Pavia (Lombardia). Difficile capire il perché di tale scomparsa prematura, ma stando alle prime indiscrezioni riportate dal quotidiano La Provincia Pavese, per i medici si tratterebbe di un caso di leucemia fulminante. Da tre giorni il bambino lottava contro la febbre alta e le convulsioni, e i genitori hanno così deciso di avvisare il pronto soccorso, che ha ricoverato il piccolo presso il Policlinico San Matteo di Pavia, ma ormai era troppo tardi. La Procura ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause del decesso, ed è stata disposta l’autopsia per fare chiarezza sulle cause della morte. I carabinieri hanno effettuato i primi accertamento sul corpo del piccolo, e non sono stati individuati segni che facciano pensare a qualche tipo di violenza.
I GENITORI PENSAVANO SI TRATTASSE DI INFLUENZA
I genitori pensavano si trattasse di una semplice influenza, e di conseguenza hanno atteso qualche giorno prima di chiamare il pronto soccorso: una volta ricoverato, però, il bambino era già in condizioni disperate e la situazione è apparsa fin da subito compromessa. Solamente due giorni fa un caso molto simile, questa volta, un ragazzino di 12 anni di Seregno, che ricoverato presso il San Gerardo di Monza, è morto poco dopo proprio per lo stesso terribile virus che ha tolto la vita al bimbo di due anni di Pavia.