Paura per cinque operai, tutti dipendenti della ditta Ecologica dell’appalto Ilva, in seguito ad una sospetta intossicazione causata da una presunta inalazione di monossido di carbonio e che necessitato una serie di controlli ospedalieri. A darne notizia è il quotidiano Repubblica.it che ha riportato quanto sarebbe accaduto a scapito dei cinque dipendenti i quali, stando a fonti aziendali, mentre erano muniti di rilevatori di gas personali avrebbero accusato malori mentre si trovavano all’esterno di Afo1, ovvero l’impianto in fermata programmata. I cinque sarebbero stati prontamente visitati presso l’infermeria dello stabilimento per poi essere trasferiti presso l’ospedale di Taranto come previsto dal protocollo di sicurezza. Dopo i primi necessari accertamenti, tuttavia, i dipendenti sono stati dimessi poche ore più tardi e le loro condizioni di salute sono apparse buone. L’azienda, tuttavia, sempre secondo le medesime fonti, avrebbe già avviato “ogni tipo di indagine per risalire alle cause che hanno provocato l’evento”.
I MALORI NEL POMERIGGIO
Subito dopo i primi malori accusati dai cinque operai dipendenti dell’impresa appaltatrice Ecologica nel pomeriggio di oggi, presso lo stabilimento Ilva, non sono mancate le preoccupazioni che hanno prontamente portato ad accertamenti di natura medica. Come spiega Norbaonline, la paura iniziale è passata in quanto i cinque “sono già stati dimessi e stanno bene”. I primi sintomi riscontrati avevano portato a pensare in modo serio ad una inalazione di monossido di carbonio, poi divenuta “presunta” dopo gli accertamenti ospedalieri. I malori erano stati accusati subito dopo le operazioni di pulizia del lavatore fumi. Dopo i primi soccorsi e il trasferimento in ospedale a Taranto è stato fortunatamente scongiurato il peggio ed i lavoratori sono già stati dimessi mostrandosi in condizioni di salute discrete. L’azienda tuttavia intende vederci chiaro e farà il possibile per fare luce sull’accaduto.