Dopo che sul parere espresso dall’Avvocatura dello Stato sulla gara sull’Ilva che ha visto partecipare e vincere Mittal, e anche in relazione alle parole del vicepremier Di Maio a un suo possibile annullamento, sono diversi gli interventi da parte del mondo politico e istituzionale. E a ruota delle dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Boccia, numero uno di Confindustria, sono arrivate anche le parole del suo quasi omonimo Vincenzo Boccia, deputato del Pd e da pugliese ovviamente attento alle sorti degli stabilimenti tarantini. Quest’ultimo ha infatti sollevato alcuni dubbi proprio sul parere dell’Avvocatura: “Mi sembra una cosa abbastanza anomale che sia tato chiesto che il suo parere non venga reso pubblico e Di Maio, come qualsiasi altro Ministro, avrebbe dovuto avere interesse a pubblicarlo” ha spiegato Boccia, che invece sostiene pure lui la tesi che la gara sia stata fatta male, ricordando come all’epoca lui e Michele Emiliano, Governatore della Regione Puglia, avessero duramente criticato l’allora Ministro Carlo Calenda per il modo di condurre le trattative. Infine, su un possibile scenario alternativo con gruppi interessati a rilevare l’Ilva, il deputato dem, nel corso di una intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, si è mostrato pessimista, ricordando che oramai “cordate alternative a Mittal non ce ne sono più”. (agg. di R. G. Flore)
MINISTRO COSTA, “ENTRO 5 GIORNI VERIFICHE AMBIENTALI”
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha parlato dell’avvio dell’iter di verifica della procedura ambientale Ilva annunciato ieri dal ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. «Già da ieri sera il fascicolo Ilva ha iniziato il suo percorso di approfondimento stimato in 4-5 giorni, diciamo la prossima settimana dovremmo definire il carteggio», ha dichiarato ai microfoni di La7. Il ministro, che ieri ha incontrato per questo Di Maio e il suo staff, ha aggiunto che saranno approfondite «le tematiche ambientali in termini tecnici, direi tecnicistici» e bisognerà «verificare tra quello che contrattualmente era previsto e cosa si è fatto e valutare la tutela ambientale fino a che punto è garantita». In merito ad un’eventuale richiesta ad ArcelorMittal di un impegno maggiore sul fronte ambientale o un esborso superiore, Costa ha precisato: «In questo momento il primo step è verificare cosa è stato fatto e si deve fare per la tutela ambientale, poi eventualmente si può verificare in un secondo step se c’è la disponibilità “ultra gara” a fare dell’altro». (agg. di Silvana Palazzo)
BOCCIA, “SI PASSI DA TATTICA A STRATEGIA”
Il presidente di Confindustria lancia un messaggio chiaro a Luigi Di Maio sull’Ilva. «È arrivato il momento di passare dalla tattica alla strategia», ha dichiarato Vincenzo Boccia ai microfoni di SkyTg24. Per il numero uno di Confindustria un approfondimento sul dossier «è legittimo» ma «da quello che ascoltiamo non ci sono le cause per un annullamento della gara». Inoltre, non è chiara per Boccia la posizione del governo, finito nel mirino delle critiche in queste ultime ore: «Non si capisce ora se l’obiettivo del Governo resta quello di annullare la gara o meno». L’esecutivo «non può continuare a giocare di rimando», anche perché l’indotto attorno all’Ilva «non è indifferente. Ci sono tantissime aziende». Boccia allora suggerisce di «aprire una nuova stagione che ci porta ad una primavera industriale di cui il paese ha bisogno che coniugi occupazione e ambiente». (agg. di Silvana Palazzo)
ILVA, DI MAIO “NON ESCLUSO ANNULLAMENTO GARA”
C’è sempre la questione Ilva di Taranto al centro degli argomenti di maggiore interesse. Nella giornata di ieri il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha messo in discussione la gara di assegnazione che ha visto come “vincitore” Arcelor Mittal. Reazione che ha visto lo scatenarsi di diversi esponenti del mondo politico, a cominciare dall’ex titolare del Mise, Calenda, ma il leader grillino non sembra intimorito. Oggi, parlando ai microfoni di Rai Tre presso il programma Agorà Estate, ha infatti ribadito il suo concetto: «La questione dell’annullamento della gara non è finita».
LA QUESTIONE DEL PARERE DELL’AVVOCATURA
Ieri Di Maio aveva parlato di “delitto perfetto”, visto che la gara di assegnazione sarebbe irregolare ma non annullabile, ma il vice-premier non ha perso le speranze: «Per annullarla – ammette – non basta che ci sia l’illegittimità, ci vuole anche un altro semaforo che si deve accendere, quello dell’interesse pubblico, e lo stiamo ancora verificando». L’Avvocatura ha sottolineato in 35 pagine, come riferisce Il Fatto Quotidiano, che nell’assegnazione della gara vi erano dei vizi non tali da permettere l’annullamento d’ufficio e tale parere verrà reso pubblico a breve, svela Di Maio: «Lo vedranno tutti dal 7 settembre in poi perché l’Avvocatura mi ha scritto che non è ostensibile durante la procedura di accertamento della legalità. Tra 15 giorni tutti lo potranno leggere». Infine, un messaggio ai sindacati: «Il tavolo deve andare avanti, se i sindacati non ci vanno, è una responsabilità che si assumono i sindacati».