Sono passati oltre due mesi dalla scomparsa misteriosa dalla piccola Iuschra, la 12enne svanita nel nulla nei boschi dell’altopiano di Serle durante una gita con educatori ed amici. Della piccola, affetta da autismo, si sono perse le tracce lo scorso 19 luglio dopo una corsa sfrenata nel bosco. Da allora le ricerche con volontari e vigili del fuoco non hanno mai portato ad alcun risultato apprezzabile ed ancora oggi ci si domanda che fine possa aver fatto la piccola, della quale non sono stati mai recuperati indumenti o altre tracce che potessero confermare la sua presenza nel bosco. Del caso se ne occuperà stasera la trasmissione Quarto Grado, che farà il punto della situazione dopo l’ultimo sopralluogo avvenuto nei giorni scorsi, tra martedì 18 e mercoledì 19 settembre. Gli inquirenti, come riporta Bresciasettegiorni.it, sono tornati nel bosco del bresciano in compagnia di Enrico Ragnoli, il 30enne testimone che il giorno successivo alla sparizione aveva detto di averla vista nel bosco. L’intera zona è stata per l’ennesima volta sottoposta a nuove ricerche ma ancora una volta i risultati sono stati negativi.
IUSCHRA, SCOMPARSA DA DUE MESI
In quel bosco, la piccola Iuschra è come se non ci fosse mai stata. Nessuna traccia di lei, neppure piccolissima è mai trapelata in questi due lunghi mesi dal giorno in cui è stata avvolta dal silenzio. La sola testimonianza di lei è quella di un giovane uomo che ha ammesso di averla vista a 24 ore dalla sua sparizione. Poi la bambina sarebbe fuggita verso località Castello, un sentiero che conduce al cimitero. Dai controlli eseguiti per giorni però non è emerso nulla e da settimane le ricerche si sono ormai interrotte nella zona indicata. Con l’apertura della stagione di caccia, in tanti cacciatori si sono adoperati affinché potessero dare una mano nel corso delle ricerche, sempre prive di esiti apprezzabili. Intanto, la procura sta procedendo con l’apertura di un fascicolo per lesioni colpose a carico di ignoti. Il timore finora paventato dagli inquirenti seppur a bassa voce, è quello secondo cui qualcuno possa aver davvero fatto del male alla bambina 12enne affetta da autismo. Al momento però non risultano iscritte persone nel registro degli indagati. Disperati i genitori che continuano a lanciare sempre il medesimo appello: “Non dimenticatela. Continuate a cercare”.