ACCOGLIENZA CANI MA NON E’ UN CANILE/ Napoli, il primo centro per i “4 zampe” per l’interazione uomini-animali

- Paolo Vites

A Napoli apre il primo Centro municipale di accoglienza cani, molto di più di un canile come spiega l'assessore al welfare. Peccato ci siano voluti 16 anni...

cane Coronavirus (LaPresse)

Un accordo di cooperazione tra Comune di Napoli, Asp veterinaria, Criuv e facoltà di Veterinaria dell’università Federico II ha dato vita a quello che i fondatori chiedono con forza non venga chiamato canile. E in effetti, da quanto è stato presentato, non è certo una di quelle tristi strutture a gabbie dove vengono rinchiusi i cani abbandonati per strada, in attesa che qualcuno venga a portarseli a casa. Qua siamo davanti al primo centro di accoglienza cani, inaugurazione prevista il prossimo primo ottobre con la presenza delle massime autorità della città (sindaco di Napoli Luigi de Magistris con l’assessore al Welfare con delega alla Tutela degli animali Roberta Gaeta, la garante per i Diritti degli animali Stella Cervasio e l’attrice Rosaria De Cicco, testimonial dell’iniziativa).

Va detto che i tempi per l’inaugurazione e l’apertura della struttura sono stati a dir poco biblici: il progetto iniziale infatti risale al 2002. Ci sono voluti dunque 16 anni per riuscire a portarlo in porto. Si trova in via Janfolla, una struttura nuova su due piani, che contengono laboratori (non di vivisezione ovviamente), aree di ricovero per i cani e un ambulatorio veterinario dove chiunque può recarsi. L’assessorato al welfare, nella nota con cui comunica la prossima apertura, ci tiene a dire di non chiamarlo canile: “Il Centro si configura come spazio in cui sarà favorita l’interazione fra gli uomini e gli animali perché troveranno posto differenti percorsi, dalla pet therapy ai laboratori didattici per i bambini, dalla profilassi sanitaria alle guardie zoofile”. D’altro canto, già esistono i ristoranti per cani o gatti…







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