Trascorreva la mattinata molestando ragazze sui bus perché la macelleria in cui lavora era chiusa. È questa la spiegazione che ha fornito un insospettabile salumiere di 48 anni, fermato giovedì mattina dagli agenti del Reparto operativo speciale della polizia locale (Ros). Una delle sue giovani vittime, figlia di un poliziotto, non ha esitato a denunciarlo. Così il molestatore è stato iscritto sul registro degli indagati della procura di Torino per violenza sessuale. Il fatto è avvenuto tra le 7 e le 11, tra Porta Susa e Piazza Vittorio. È la fascia oraria delle studentesse universitarie dirette a Palazzo Nuovo. Il macellaio, un italiano incensurato che lavora in zona Madonna di campagna, tra le 9 e le 10 ha percorso la stessa tratta per quattro volte. Come riportato dal Corriere della Sera, gli agenti in borghese che lo hanno tenuto d’occhio hanno notato che prima ha preso il 56 da piazza Vittorio, direzione Porta Susa, poi ha ripercorso la stessa tratta nell’altro senso, a caccia di prede. Ha subito adocchiato una ragazzina, ma non è riuscito ad avvicinarsi a lei, quindi ha cambiato linea, scegliendo il 13. Qui ha notato una bella ragazza di 26 anni e si è messo alle sue spalle. Si è tenuto con un braccio al corrimano, con l’altro ha toccato più volte le parti intime della vittima, mimando un atto sessuale.
“ERO LIBERO, COSÌ DURANTE I GIRI MI È CAPITATO DI TOCCARLE”
Due uomini del Ros lo hanno bloccato subito dopo il fatto e lo hanno portato al comando, mentre una collega ha fermato la vittima, lontano dagli occhi dell’uomo. Dopo averla rassicurata, la vigilessa ha identificato la ragazza e le ha chiesto se volesse denunciare l’aggressore. La giovane, figlia di un poliziotto, non ha esitato. Intanto il macellaio davanti agli uomini dell’Ufficio Trattazione arrestati e fermati ha ammesso: «Questa mattina, non avendo impegni lavorativi, ho deciso di fare un giro sui mezzi pubblici, e durante questi giri mi è capitato di toccare il sedere ad alcune donne». La macelleria il giovedì è chiusa, quindi ha pensato di impiegare il tempo libero molestando ragazze. «Mi rendo conto che è una cosa che non avrei dovuto fare. Mi ripropongo di non far succedere più una cosa del genere né tanto meno simile perché è sbagliata», ha aggiunto, come riportato dal Corriere della Sera. Ma ciò non basterà a cancellare il procedimento giudiziario che è stato già avviato. Anzi se verrà fermato altre volte per reati dello stesso tipo, avrà molte probabilità di finire in carcere.