Una violenta lite per gelosia avvenuta nel cuore della notte in Salento tra due ragazzi ha rischiato di finire in tragedia. Giorgio Vitali, un 30enne di Morciano di Leuca in provincia di Lecce, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo aver accoltellato ripetutamente la fidanzata 26enne lasciandola in una pozza di sangue. A riportare la drammatica vicenda di violenza è il portale locale Lecceprima.it che ripercorre le tappe dell’aggressione, scaturita intorno la mezzanotte di ieri a Morciano al culmine di quella che sembrava essere la classica lite tra fidanzati. Ben presto però la discussione sarebbe degenerata e nella testa del 30enne sarebbe scattato qualcosa che lo avrebbe portato ad avere una reazione violenta e spropositata. Vitali ha quindi afferrato il coltello e colpito più volte la 26enne. Dopo essersi reso conto di quello che aveva fatto, avrebbe chiamato al telefono un’amica della fidanzata, dicendo che la ragazza era caduta e da quel momento sarebbero stati prontamente allertati i soccorsi del 118, giunti sul posto con un’ambulanza che ha trasportato la 26enne d’urgenza in ospedale. Il fatto si sarebbe verificato nella casa del nonno della vittima, dove sono giunti prontamente anche i carabinieri che hanno avviato tutti gli accertamenti del caso.
LA CONFESSIONE DOPO 2ORE DI INTERROGATORIO
Dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, il 30enne è stato condotto in caserma e sottoposto ad un lungo interrogatorio. Inizialmente avrebbe negato le sue responsabilità spiegando di non aver trascorso la serata con la fidanzata e di averla trovata in fin di vita, con il corpo massacrato dalle coltellate a terra. La tesi però non avrebbe assolutamente convinto gli inquirenti e solo dopo essere stato ulteriormente incalzato dalla raffica di domande Giorgio Vitali avrebbe ammesso le sue responsabilità e dopo due ore di interrogatorio ha confessato di essere stato lui a ferire la ragazza, attualmente ricoverata in gravi condizioni presso l’ospedale di Tricase. Secondo la ricostruzione resa dall’agenzia di stampa Ansa, la vittima era solita recarsi in casa del nonno per accudirlo e qui sarebbe avvenuta la violenza. L’anziano si trovava in casa al momento dell’aggressione, nel letto in una stanza vicina. Sette in tutto le coltellate che avrebbero raggiunto la giovane. Il 30enne, ritenuto di buona famiglia e senza precedenti, è stato arrestato.