TOTI CONTRO DI MAIO E TONINELLI, INTERVIENE RENZI/ Ponte Morandi, il governatore: “Non accetto lezioni dal Pd”
Genova, scontro Toti-Toninelli sulla ricostruzione del ponte Morandi: Commissario “Mit colabrodo, ritardi al cantiere”. Replica del Ministro M5s, “pensi agli sfollati”

Il governo sta pensando ad un decreto legge con «importantissime misure per Genova». Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ai microfoni di Tgcom24. Prosegue però il botta e risposta col governatore ligure e commissario per l’emergenza Giovanni Toti: «Sta facendo politica sul caso Genova». Toninelli deve però difendersi anche dagli attacchi di Renzi: «È un bugiardo, e un ministro bugiardo si deve dimettere», ha dichiarato l’ex premier alla Festa dell’Unità a Firenze. Sulla stessa lunghezza d’onda la deputata ligure del Pd Raffaella Paita, che attacca Toninelli e Toti: «Stiamo parlando di figure inadeguate che passano il tempo a fare annunci e per ora hanno risolto poco o nulla». A stretto giro arriva la replica di Toti: «Non accettiamo lezioni da Raffaella Paita, esponente di un partito che per 10 anni ha guidato la Regione Liguria e per 5 anni il Ministero delle Infrastrutture senza muovere un dito per risolvere il problema delle infrastrutture e delle concessioni». (agg. di Silvana Palazzo)
RESTA CONTENZIOSO SU AUTOSTRADE
Sono tre le condizioni che il Governatore della Liguria avrebbe “imposto” al Governo per provare ad uscire dallo stallo sul ponte Morandi, specie dopo gli scontri continui con i Ministri grillini. Il Movimento 5 Stelle pretende – e lo ha detto in più occasioni – che Autostrade metta solo i soldi, ma non abbia nessuna voce in capitolo sulla ricostruzione: per Toti, però, non è via praticabile «A legislazione vigente quando il moncone verrà dissequestrato tornerà nella disponibilità del concessionario. A me non interessa che partecipi al 20% all’1% o metta solo i vasi nelle fioriere a cantiere chiuso. Mi interessa che non si creino altri contenziosi o possibilità di ricorsi che ritardino l’esecuzione dell’opera». Secondo la ricostruzione fatta da Pietro Salvadori sull’Huffington Post in merito alla giornata di Toti al Forum Ambrosetti, ali Commissario ha ribadito uscendo le sue “tre priorità” concordate con Bucci e rilanciare al Mit e a Palazzo Chigi: un “decreto Genova” subito, un commissario scelto da Regione e Comune per la ricostruzione; da ultimo, no contenzioni con Autostrade che possano ritardare il cantiere. Se sui primi due si lavora senza problemi, o quasi, sul terzo il piano dello scontro è tutt’altro che chiuso..
IL “NODO” AUTOSTRADE
Secondo il Commissario Toti, il progetto di ricostruzione del ponte Morandi dovrebbe costare tra i 150 e i 200 milioni di euro: così ha sentenziato, ancora senza un progetto ufficiale confermato, il Governatore ligure in una giornata dove a distanza da Cernobbio si è scontrato con i due Ministri M5s Di Maio e Toninelli. «Ad eseguire i lavori sarà chiamata Fincantieri, che opererà in collaborazione con Autostrade per l’Italia»: proprio su questo punto però sorge il pomo della discordia con il Governo, quantomeno con il lato grillino visto che la Lega in più occasioni si è detta molto più “cauta” sullo scontro muro contro muro con Aspi. Come ha spiegato ancora Toti, «Nella cifra indicata, non sono previsti i costi della demolizione delle sezioni attualmente rimaste in piedi, quantificati in 10-12 milioni, mentre ulteriori fondi saranno stanziati per le famiglie e le aziende interessate dal crollo».
“MIT COLABRODO”
Non si placa lo scontro fra il ministro Danilo Toninelli e il governatore della Liguria Giovanni Toti. Il titolare del Mise, dopo aver attaccato il commissario per l’emergenza con un post su Twitter ha rincarato la dose in un’intervista in cui ha preso di mira la condotta della Regione nei confronti degli sfollati per il crollo del ponte Morandi di Genova. Secondo Toninelli, “non c’è alcun contrasto con le autorità regionali, c’è semplicemente il presidente Toti che, purtroppo, invece di fare il commissario per l’emergenza e quindi impegnarsi al massimo per ridare nuovi alloggi agli sfollati e farli entrare per qualche ora nelle abitazioni per prendere gli effetti personali, sta facendo politica sul caso Genova”. Come riferito da Primo Canale, la replica dell’esponente di Forza Italia non si è fatta attendere:”Il ministero delle Infrastrutture in questa vicenda si dimostra un colabrodo, credo che la Regione e il Comune Genova debbano essere protagonisti. E questo rientra anche nel percorso delle richiesta di più autonomia. Se Toninelli leggesse le relazioni saprebbe che stiamo lavorando con tempi mai sperimentati in questo paese. Se le persone non possono rientrare nelle case per recuperare i loro effetti personali è perché le case non sono sicure, quella è area rossa. Stiamo predisponendo un monitoraggio della struttura del ponte come il ministro sa bene”. (agg. di Dario D’Angelo)
TOTI, “200 FAMIGLIE SU 250 GIA’ SISTEMATE”
Un Giovanni Toti ancora scatenato, questa volta intervenendo dal Forum Ambrosetti di Cernobbio: risponde a Di Maio e Toninelli e a tutti quelli che nel Movimento 5 Stelle contestano la linea “critica” del Commissario e Governatore contro il Ministero dei Trasporti sul fronte demolizione & ricostruzione. «Devo pensare alle case degli sfollati? Bene, sono quasi tutte assegnate: Su 250 famiglie, circa 200 sono già sistemate in alloggi pubblici o con il contribuito di assistenza. Quello che dovevamo fare come Regione, Comune e Commissario lo stiamo facendo». Poi inevitabile a quel punto il contrattacco, riconfermando quanto detto anche nelle ultime ore: «Credo che in questa situazione, con il Mit che è un colabrodo e uno degli anelli deboli, Regione e Comune di Genova debbano essere protagonisti di questa fase. Mi sembra che Toninelli dovrebbe preoccuparsi di altro invece che di quello che fa Toti. Si occupi del suo ministero, visto che la composizione della commissione del Mit è piuttosto complicata e i commissari ruotano più rapidamente che giocatori in una partita di calcio», spiega Toti riferendosi ovviamente alle dimissioni di Santoro dalla commissione Mit.
SCONTRO TOTI-TONINELLI
Di certo le polemiche, davanti ad una tragedia immane come quella di Genova sul ponte Morandi, non aiutano ad uscire dalla crisi e dai primi ritardi per la demolizione di quel che rimane del viadotto crollato: però le stesse polemiche continuano, non si placano e vedono ancora una volta il Governatore e Commissario Straordinario Giovanni Toti con i Ministri del Movimento 5 stelle, Di Maio e Toninelli. Dopo le nuove critiche del Governo su Autostrade e sul progetto di ricostruzione, il Presidente della Regione Liguria sbotta e dichiara da Genova «Io non voglio fare polemiche, la mia unica richiesta al governo è facciamo in fretta». È immediata la replica del Ministro Toninelli che sui social rilancia, «Il presidente Toti si preoccupi di far rientrare in casa gli sfollati per riprendersi gli effetti personali e di dar loro un nuovo alloggio. Non faccia politica su #Genova. Autostrade sborserà il danaro, come suo dovere, ma non ricostruirà il ponte che ha fatto crollare». Non poteva a quel punto rimanere in silenzio il Commissario, attaccato così dal titolare del Ministero che tra l’altro ha al suo interno alcuni indagati proprio per il crollo del ponte Morandi: «Mi sembra che Toninelli dovrebbe preoccuparsi di altro da quello che fa Toti, si occupi del suo ministero, visto che la composizione della commissione del Mit è piuttosto complicata e i commissari ruotano più rapidamente che giocatori in una partita di calcio».
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DI MAIO RILANCIA: “NON SARÀ AUTOSTRADE A RICOSTRUIRE IL PONTE”
Non solo, Toti in maniera ancora più esplicita attacca il Ministero dei Trasporti spiegando come «si sta mostrando come un colabrodo ed è uno degli anelli deboli di questa vicenda». Di contro, a margine della Fiera del Levante di Bari, il vicepremier Di Maio “difende” il proprio collega grillino e ribadisce la linea del Governo (è anche quella della Lega?), «Autostrade avrà un’altra brutta sorpresa nei prossimi giorni. Io non faccio ricostruire il ponte a chi lo ha fatto crollare. Per quanto ci riguarda il ponte Morandi lo deve ricostruire un’azienda di Stato come Fincantieri, perché dobbiamo monitorare cosa si farà». Il commento immediato subito dopo, però, è ancora di Toti che “punzecchia” il leader M5s «Più che brutte sorprese per Autostrade, Di Maio dia buone notizie ai genovesi. Credo che farebbe meglio il suo lavoro», per poi concludere «pretendo che polemiche politiche e i contenziosi giudiziari non ritardino neanche per mezz’ora i lavori del cantiere che partiranno dopo il dissequestro».
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