Sono bloccati, assediati all’interno della sede Onu a Gaza, tre Carabinieri del Nucleo scorte del consolato italiano a Gerusalemme, competente per i rapporti con l’Autorità palestinese in Cisgiordania e a Gaza. Da lunedì i militari italiani non possono muoversi, anche se le notizie in merito arrivate nelle ultime 24 ore non sono precise. Israele fa sapere, secondo la sua radio militare, che i miliziani di Hamas che tengono bloccati i Carabinieri italiani hanno: “Dubbi sulla loro identità e sospettano che gli italiani siano delle forze speciali israeliane sotto mentite spoglie. I Carabinieri sono stati inviati in missione dal consolato italiano a Gerusalemme e mentre erano a Gaza si sono rifiutati di fermarsi ad un posto di blocco di Hamas, trovando poi rifugio nella sede dell’Onu“. Questo è ciò che viene riportato da fonti militari israeliane, che non spiegano se in loco si sta procedendo a operazioni per sbloccare la situazione e rendere di nuovo i militari liberi di lasciare la sede Onu.
FARNESINA SMENTISCE INCONTRO CON HAMAS
Ci sono dubbi anche sul fatto che la diplomazia italiana si sia attivata per risolvere la situazione. Secondo il Jerusalem Post l’ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti, avrebbe già incontrato uno dei capi di Hamas, Ismail Haniyeh, per negoziare la liberazione dei tre Carabinieri. Ma immediata è arrivata la smentita di un portavoce della Farnesina che ha escluso che possa esserci stato l’incontro. Il sito Arabi21 cita invece fonti di Hamas che ricostruiscono l’accaduto: “Nella serata di lunedì a un posto di blocco a Gaza e ne è scaturito un inseguimento con spari. Gli uomini a bordo dell’auto avevano armi automatiche con loro,” confermando dunque almeno parzialmente quanto riferito dalla radio militare israeliana. Si attendono ora comunicazioni dalla Farnesina soprattutto per chiarire le condizioni dei Carabinieri bloccati all’interno della sede Onu di Gaza.