Una vicenda ancora tutta da chiarire quella riguardante la morte di Anna Piccato, 71enne di Barge, in provincia di Cuneo, uccisa nella mattinata di ieri in maniera brutale. Il suo corpo è stato ritrovato in una pozza di sangue, con il voto fracassato da un oggetto contundente, forse una roncola, forse una pala, o forse un oggetto pesante trovato in strada. A Pomeriggio Cinque ha parlato il marito della vittima, il signor Gaetano : «Qualche bastardo l’ha seguita dal bar, bisogna chiedere ai carabinieri cosa sia successo ma neanche loro lo sanno. Ero a letto, non la vedevo tornare dopo il solito giro mattutino ed ho quindi provato a telefonarle, ma nulla. A quel punto mi sono vestito e sono andato a vedere: appena sono uscito con la macchina, ho visto della gente ferma con la croce rosse. Ho detto “mia moglie sarà con quelli della croce rossa…”. Una disgrazia che non mi sarei mai aspettato, sono disperato». Il marito della povera donna ha aggiunto a La Vita in Diretta: «Ho mille pensieri, non ne trovo uno giusto. Quel delinquente che l’ha trovata per strada, l’ha vista e l’ha seguita. Cosa pensava di trovare? Me l’hanno fatta vedere da lontano. Non l’ho riconosciuta. Le scarpe mi sembravano sue. Aveva i capelli scuri: forse era sangue, ma ero convinto che non fosse lei». Al momento i carabinieri brancolano nel buio anche perché non è ancora stato trovato il movente di tale atroce delitto. Le indagini stanno proseguendo anche attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza presenti in zona. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OMICIDIO BARGE: E’ LA 71ENNE ANNA PICCATO
A Barge, in provincia di Cuneo, proseguono le ricerche dell’arma con cui è stata uccisa Anna Piccato, la 70enne trovata senza vita e col volto sfigurato vicino alla chiesa di San Rocco. Stando a quanto riportato da Chi l’ha visto?, potrebbe trattarsi di una roncola. Gli inquirenti comunque stanno indagando per fare luce sulla misteriosa vicenda in attesa di indicazioni dall’autopsia: oltre all’arma, manca un movente e non è neppure chiara la dinamica del delitto. Potrebbe essere stata sfigurata e ferita con una roncola, ma non è esclusa neppure l’ipotesi che l’assassino abbia sbattuto il suo volto contro il muro della chiesa, dove sono state trovate tracce ematiche. Intanto la Croce Rossa di Barge ha pubblicato un ricordo sulla sua pagina Facebook: «Con il cuore pieno di tristezza, salutiamo la collega Anna Piccato, che oggi ci ha lasciati. 17 anni di servizio, in cui hai saputo farti apprezzare e voler bene da tutti. Tu, minuta, gentile, educata, garbata, hai visto crescere molti di noi, ci hai insegnato tutto quello che sapevi, ma nonostante ciò restavi per tutti “LA centralinista” per eccellenza, inarrivabile in quanto a puntualità e memoria. Premurosa con i colleghi e con gli utenti, sempre attenta a fare bene il tuo dovere, umile ed attenta a non apparire. Un esempio per tutti, su più fronti. Mancherai, tanto, a tutti. Riposa in pace, Anna». (agg. di Silvana Palazzo)
IDENTIFICATO IL CADAVERE
È stato identificato il cadavere della donna vittima di un omicidio questa mattina a Barge, in provincia di Cuneo. Si tratta di Anna Piccato, 70enne molto conosciuta nel piccolo paesino anche perché faceva parte della locale delegazione della Croce Rossa, dove oggi avrebbe dovuto prendere servizio come centralinista. Uscita di casa questa mattina per il suo giro in paese, non ha fatto più rientro, preoccupando il marito. Il cadavere è stato ritrovato con il volto sfigurato da diversi colpi di un corpo contundente. Sul muro della chiesa di San Rocco, spiega il portale TargatoCn, schizzi di sangue, poi rimossi dal personale del Comune che ha pulito l’area, che farebbero presupporre che l’omicidio è stato compiuto lì. L’arma del delitto però non è stata ancora trovata, anche se i carabinieri hanno setacciato l’area. La donna, pensionata Indesit, era stata sindacalista della Cgil durante gli anni del suo impiego lavorativo, ma anche in pensione aveva aiutato l’organizzazione sindacale, come volontaria. (agg. di Silvana Palazzo)
È STATA UCCISA CON UN’ASCIA?
Giallo in provincia di Cuneo, dove un cadavere di donna è stato ritrovato nei giardinetti vicino alla chiesa del piccolo paese di Barge. I carabinieri di Saluzzo ora stanno indagando per omicidio. Il corpo senza vita è stato infatti trovato con gravi ferite al volto e alla testa, in una pozza di sangue. I militari dell’Arma erano stati avvertiti da alcuni residenti nella mattinata di oggi, mercoledì 23 gennaio. Il cadavere era riverso a terra. L’allarme è scattato attorno alle 9, ma all’arrivo del 118 la donna, di cui non sono ancora note le generalità, non c’era più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione, riportata dal Corriere della Sera, chi ha ucciso la donna, che potrebbe essere del paese, potrebbe averle sbattuto la testa contro il muro della chiesa di San Rocco, un luogo in periferia, non lontano dal centro del paese. Ma potrebbero aver ricevuto colpi con un oggetto pesante, forse un’ascia. E questo ha reso difficoltosa l’identificazione. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore della Repubblica a Cuneo, Alberto Braghin.
CUNEO, TROVATO CADAVERE DI UNA DONNA
Il cadavere di una donna è stato rinvenuto nelle scorse ore in quel di Barge, in provincia di Cuneo. Il corpo è stato trovato nei giardini pubblici che si trovano vicino alla chiesa di San Rocco, non lontano dal centro del piccolo comune piemontese. Come riferisce l’edizione online del quotidiano La Stampa, ad avvertire le forze dell’ordine sono stati alcuni residenti che abitano nella zona del ritrovamento del cadavere, e che hanno appunto notato il corpo della donna riverso a terra in una pozza di sangue attorno alle ore 9:00 di questa mattina. Sul posto si sono recati i carabinieri nonché gli uomini dei vigili urbani e un equipaggio del 118. Si è tentato ovviamente di rianimare la donna, ma la vittima era morta da tempo e l’intervento dei medici è stato vano. Al momento non sono state rese note le generalità della donna, ma attorno all’ora di pranzo, verso le 12:30, un uomo di Barge sarebbe stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri della compagnia locale.
GRAVI FERITE SUL VOLTO
Non è chiaro di chi si tratti ma non è da escludere possa essere il marito della vittima, che stando ad alcune testimonianze appariva “disperato e sconvolto”. Al momento l’uomo non sarebbe fra i sospettati per quello che risulterebbe essere a tutti gli effetti un omicidio, visto che la donna è stata rinvenuta senza vita e con una serie di gravi ferite, soprattutto al volto, forse per via di alcuni colpi ricevuti con un oggetto molto pesante (un sasso?). Anche per via di queste serie lesioni l’identificazione del cadavere non è stato semplice. La vittima, come detto, era riversa a terra e il capo si trovava in una pozza di sangue; altre tracce ematiche sarebbero state trovate nei pressi del marciapiede davanti all’ingresso del giardinetto. Secondo quanto emerso dai primi rilievi non è da escludere che la donna sia stata colpita più volte altrove, e che poi la stessa sia stata trasportata ancora agonizzante, o forse già morta, nel giardinetto. La vittima dovrebbe avere fra i 60 e i 70 anni, e i vestiti che indossava erano quasi completamente stracciati. Si indaga per omicidio.