LITE TRA RAMPOLLI VIP A CORTINA/ “Contadina, tu non sai chi è mio padre!”: famiglie “nobili” in tribunale

- Dario D'Angelo

Lite tra rampolli Vip in una nota discoteca di Cortina: iniziano le ragazze, proseguono i fidanzati. Volano parole grosse e non solo: si arriva in tribunale

Diritto d'autore anche sulle fiabe, la sentenza della Corte d'Appello di Firenze Diritto d'autore anche sulle fiabe, la sentenza della Corte d'Appello di Firenze

Quando si perde la testa conta poco la provenienza, l’estrazione sociale: almeno questo sembra suggerire la vicenda consumatasi a Cortina qualche tempo fa, quando in un nota discoteca della località di montagna è andata in scena una lite fra rampolli vip di proporzioni tali da finire a distanza di qualche anno davanti al giudice di pace. Come riportato da Il Messaggero, teatro della lite furibonda fu il 9 dicembre 2017 la Discoteca Vip Club. Ad affrontarsi, almeno in un primo momento, era state due ragazze ma, come spesso accade in questi casi, i rispettivi fidanzati non si erano sottratti alla baruffa, anzi. Proprio l’intervento dei due aveva riscaldato ulteriormente gli animi. Com’è andata a finire? Parole grosse, e a dirla tutta anche qualcosa di più, al punto che la questione sarà dipanata una volte per tutte dal giudice di pace a Belluno, nei primi giorni di febbraio.

“CONTADINA, TU NON SAI CHI SONO IO”

In questa storia l’estrazione sociale è un elemento fondamentale e caratterizzante della lite furibonda di rampolli Vip. Perché è proprio quando si sentono toccati nel vivo, un po’ com’era successo al conte che si era sentito offeso e per questo motivo aveva deciso di non pagare gli 8 euro del conto per panini consumati al bar, che i “nobili” perdono la testa. E allora succede che si possano pronunciare frasi di questo tipo:”Contadina! Tu non sia chi è mio padre. Io ti denuncio, io ti uccido, mi hai rotto un dito”. Dal “Lei non sai chi sono io” al “tu non sai chi è mio padre”. Segno forse dei tempi che passano, fatto sta che un 25enne e una 28enne, entrambi padovani, sono chiamati a rispondere di lesioni e minaccia. Parte offesa? Un’altra coppia arrivata da Roma che, sottolinea Il Messaggero, può godere a sua volta di “nomi e cognomi altisonanti, in un caso addirittura con 4 cognomi appartenenti a una nobile casata di conti”.







© RIPRODUZIONE RISERVATA