Le ha messo il guinzaglio del cane al collo solo dopo averla brutalmente picchiata e tutto perchè lei aveva intenzione di lasciarlo. E’ accaduto nei pressi dei Gradoni di Chiaia, a Napoli e oggi Stella (nome di fantasia, ndr) è ridotta ad un letto di ospedale mentre il suo aggressore è stato arrestato e giudicato per direttissima. “Non voglio morire”, è il primo commento della donna 38enne dello Sri Lanka, raggiunta da Il Mattino al Trauma Center del Cardarelli dove è attualmente ricoverata dal primo dell’anno con prognosi di 21 giorni a causa delle percosse del suo compagno. Il motivo per il quale la vittima non può permettersi di lasciarsi andare è dei più importanti: “devo pensare ai miei due figli a cui mando i soldi per permettergli di studiare”. La 38enne, che di lavoro fa la domestica, non nasconde la grande paura avuta in quei momenti drammatici e la sensazione che per lei fosse davvero finita. Proprio questo le ha dato la forza di denunciare. Stella ed il suo aggressore – suo connazionale e buddista – avevano avuto una relazione di 5 anni durante la quale non erano mancate le scenate di gelosia e le discussioni, ma non era mai stato violento nei suoi confronti. “Si innervosiva anche se salutavo un amico o un’amica e controllava sempre i miei spostamenti nonostante facessi una vita ritirata, casa e lavoro, c’era sempre qualche ragione per arrabbiarsi con me”, racconta oggi la donna, consapevole che quel sentimento caratterizzato dalla violenza era ben distante dalla parola amore.
GUINZAGLIO AL COLLO: IL RACCONTO CHOC DELLA VITTIMA
Un bel giorno, Stella ha deciso di dire basta ad un rapporto caratterizzato da continue minacce: “avevo deciso di lasciarlo, è peggio di una bestia”, ha raccontato al quotidiano napoletano. Ma quando il compagno ha capito le vere intenzioni della 38enne, la quale aveva già fatto i bagagli, l’ha picchiata così violentemente da farle perdere i sensi. “Si è messo a piangere e si è mostrato dispiaciuto ma ero decisa a lasciarlo perché non riuscivo più a vivere nella paura”, ha raccontato ancora la vittima. Poi le fasi più concitate dell’aggressione: “ha aspettato che chiamassi il taxi per aggredirmi in strada, gettandomi il cellulare addosso e colpendomi ripetutamente”. Ma la scena più inquietante è quando l’uomo le ha messo un guinzaglio al collo: “Ha strappato il collare del mio cane, che amo moltissimo e stavo portando via. Me l’ha infilato al collo trascinandomi per tutti i gradoni di Chiaia finché i miei occhi si sono chiusi”. Da quel momento in poi la donna avrebbe rimosso tutto ma non le urla della gente che inveiva contro il suo compagno: “questa è l’ultima scena che mi è rimasta impressa prima di svenire”. Il suo risveglio è avvenuto in ambulanza e da quel momento in poi Stella si è finalmente sentita protetta nonostante la paura sia ancora visibile sul suo volto. La 38enne ha voluto infine fare un appello alle istituzioni ed alle forze dell’ordine “di continuare a seguire me e le donne come me che trovano il coraggio di denunciare perché non vogliono morire”.