Chiara Alessandri non cambia la sua versione sulla morte di Stefania Crotti: continua a ribadire di non averla uccisa e di non aver dato fuoco al suo corpo. L’ex amante del marito della vittima ribadisce la versione della colluttazione e della caduta della rivale, che poi avrebbe battuto il capo contro uno stipite, ma non convince gli inquirenti. Così come ci sono dubbi sul fatto che abbia agito da sola: La Vita in Diretta ad esempio si interroga sulla circostanza in cui la donna si è liberata del corpo di Stefania Crotti. “Come ha fatto da sola a caricare il corpo in macchina e a trascinarlo nei campi?”, il dubbio dell’inviato Max Franceschelli. Il difensore, l’avvocato Gianfranco Ceci, si sta preparando ad una battaglia lunga e difficile. Domani presenterà il ricorso al Riesame di Brescia con la richiesta di arresti domiciliari. Nel frattempo Chiara Alessandri si mostra affronta, abbandonandosi di continuo al pianto e al pensiero dei figli: «Sono una madre. Posso capire come soffre la bambina di Stefania. E come soffrono i miei figli». Stando a quanto riportato da Il Giorno, oggi dovrebbero cominciare i controlli di computer e cellulari sequestrati oltre che alla indagata, alla vittima, al marito di Stefania Crotti, e anche all’imprenditore di Seriate, Angelo Pezzotta, che si era prestato per aiutarla nella messinscena della festa. (agg. di Silvana Palazzo)
CHIARA ALESSANDRI VERRÀ NUOVAMENTE INTERROGATA
Quello che sta emergendo dalle indagini è che tutto il racconto fornito da Chiara Alessandri sull’omicidio di Stefania Crotti sia costellato di bugie. La vittima è stata avvolta in lenzuola e coperte, poi trascinata nel luogo dove il suo corpo è stato dato alle fiamme, mentre era ancora in vita. Questi sono solo alcuni aspetti evidenziati oggi da “La Vita in Diretta”. Una brutalità inaudita, emersa anche dalla posizione del cadavere: rannicchiato in posizione fetale con i polsi stretti vicino al petto. Chiara Alessandri verrà ascoltata nuovamente dagli inquirenti, convinti che il profondo risentimento per la rivale sia cresciuto nel corso dei mesi, esplodendo nelle feste natalizie. Angelo Pezzotta, l’uomo che ha portato la vittima dalla sua carnefice, invece sfugge ai giornalisti: a Max Franceschelli ha detto di avere paura e, nonostante sia ritenuto estraneo ai fatti, di volere che questa vicenda venga chiarita. “La Vita in Diretta” ha sentito la badante della mamma di Chiara, affranta per quello che ha fatto la figlia. Ma tra i punti oscuri c’è l’assenza della borsa di Stefania Crotti: dov’è finita? (agg. di Silvana Palazzo)
OMICIDIO STEFANIA CROTTI, LA FURIA DI CHIARA ALESSANDRI
Dall’autopsia di Stefania Crotti, la mamma di 42 anni uccisa dall’ex amante del marito Chiara Alessandri, emergono altri particolari agghiaccianti. Aveva il polso destro fratturato e la mano piegata a novanta gradi quando è stata trovata tra i campi a Erbusco. Inoltre, sarebbe stata raggiunta da una ventina di colpi, riferisce Il Giorno, oltre ai 4 inferti con il martello sul cranio. Gli altri sarebbero stati scagliati in altre parti del corpo. In questo caso, la rea confessa dell’omicidio avrebbe usato una cesoia da elettricista. Resta da chiarire il ritrovamento del materiale accanto al cadavere: una fascetta di plastica di quelle che solitamente usate dagli elettricisti per stringere i cavi. Quindi, Stefania Crotti è stata legata e poi abbandonata nel campo? Gli inquirenti non si sbilanciano, del resto non si può escludere che la fascetta possa essere stata raccolta da Alessandra Chiari quando ha caricato il corpo di Stefania sulla sua auto insieme ad un piumone, una coperta e due accappatoi che aveva nel box a Gorlago.
COLPITA A MARTELLATE E CON UNA CESOIA
Ma ci sono altri particolari da non trascurare. Alessandra Chiari ha sempre negato di aver dato fuoco al corpo di Stefania Crotti. Eppure dagli accertamenti sono emerse tracce di benzina nei tappetini della sua auto. Come ci sono finite? Non bisogna dimenticare neppure la tanica di benzina, con all’interno ancora del liquido, lasciata nell’altra auto dell’ex amante di Stefano Del Bello. Stando a quanto riportato da Il Giorno, manca ancora qualche tassello per chiudere il cerchio. Anche per questo motivo i carabinieri hanno controllato una ventina di distributori da Gorlago a Erbusco, facendosi consegnare le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Non si esclude che la Alessandri possa essersi fermata per fare rifornimento usando la tanica. E questa ipotesi smentisce la dichiarazione dell’indagata che aveva affermato di aver fatto benzina perché rimasta a secco. I carabinieri sono anche impegnati nella ricerca della borsa della vittima. La Alessandri potrebbe essersene liberata, così come ha fatto per il cellulare, durante il ritorno a Gorlago.