La trasmissione Chi l’ha visto, nella puntata di ieri è tornata ad occuparsi del caso di Imane Laloua, giovane marocchina scomparsa nel 2003. Ai microfoni del programma c’è una madre disperata. Zoubida per anni ha cercato sua figlia, prima di venire a sapere, solo dopo 15 anni dalla sua sparizione, che in realtà la ragazza era stata uccisa e fatta a pezzi. “Amava la vita, molto molto… era molto affettuosa, dormiva con me nello stesso letto fino a 17 anni. Dopo la sua scomparsa sognavo tante volte la stessa cosa, che lei mi chiamava… Imane la sentivo gridare…”, racconta la madre al programma di Raitre. Zoubida è una mamma sola, vive a Firenze e lavora per assicurare un futuro alla figlia, rimasta con i nonni in Marocco. Imane giunge finalmente in Italia ed insieme si trasferiscono a Montecatini Terme (Pistoia). Qui la giovane va a scuola e conosce Alessandra, sua migliore amica. Appena maggiorenne, mentre era diretta a Bologna con l’amica a fare il passaporto, sul treno incontra un ragazzo, anche lui marocchino, con il quale iniziò una relazione all’oscuro di mamma Zoubida. La donna venne a sapere la verità dopo il ricevimento di alcune lettere dal carcere di Sollicciano. “Da qui sono cominciati i problemi con Imane, questa cosa non la accettavo”, racconta la donna. Il fidanzato della ragazza entrava ed usciva dal carcere per reati di spaccio rendendo difficili i rapporti tra madre e figlia. Nonostante questo Imane non è disposta a rinunciare a lui fino a decidere di sposarlo in segreto.
IMANE LALOUA, UCCISA E FATTA A PEZZI SULLA A1: L’APPELLO DELLA MADRE
Per amore della figlia Imane, la madre accetta quel matrimonio accogliendo gli sposi in casa: “Un inferno, con lui a casa mia non potevo neppure aprire le finestre ma ho accettato tutto per mia figlia”. La situazione precipitò quando lui fu nuovamente arrestato. La donna lo cacciò di casa e Imane decise di seguirlo allontanandosi per mesi dalla madre. Nella coppia però le cose iniziarono ad andare male e la ragazza fece ritorno dalla madre. La ricercata normalità però è solo apparente in quanto Imane continuava a mentire alla madre, fino alla scoperta della donna. Dopo l’ennesima lite tra madre e figlia per via del marito, sempre nei guai, Imane, 21 anni, scompare per sempre nel giugno del 2003. Non avendo da tempo sue notizie Zoubida decise di denunciare la scomparsa di sua figlia e neppure il marito, dal carcere, aveva più sue notizie. La madre inizia così da sola le sue ricerche per tutta la Toscana mostrando le foto della ragazza. Ma era impossibile trovare la giovane, mai cercata perchè considerato un allontanamento volontario. Imane è morta, uccisa e abbandonata lungo l’autostrada. Il 21 giugno 2006, lungo l’autostrada tra Firenze e Bologna, sulla A1, un camionista ritrovò un sacco dal quale venivano fuori delle ossa Imane. Erano i resti di Imane, come confermato solo nel 2018 dall’esame del Dna. La giovane fu uccisa barbaramente e fatta a pezzi mentre sua madre, che per anni ha sperato di vederla tornare a casa, continuava a cercarla in tutta la Toscana. Ma chi ha ucciso in maniera così brutale Imane? La madre fu avvisata solo 12 anni dopo con una telefonata: “Ho saputo di questa tragedia, una brutta notizia, Imane non c’era più da tanti anni”. “Ha fatto una fine orribile”, commenta oggi mamma ai microfoni di Chi l’ha visto lanciando un ultimo appello: “Aiutatemi a trovare la testa e le mani in modo che io possa seppellirla in modo dignitoso nel suo paese d’origine”.