Tre rom coinvolti nell’inseguimento che ha provocato la morte del 29enne Duccio Dini sono stati scarcerati. E’ grande la rabbia di Firenze per quanto deciso dal Tribunale di Riesame su richiesta avanzata dagli avvocati difensori: solo un uomo continuerà a scontare la pena in carcere, Mustafa Deheran, mentre per gli altri tre rom è stato disposto l’utilizzo del braccialetto elettronico. Come sottolinea Il Giornale, gli alloggi nei quali i rom sconteranno la pena sono case popolari del Comune di Firenze. Un bilancio che ha scatenato l’ira di familiari, amici e forze politiche: su sei persone arrestate dopo la ricostruzione del regolamento di conti, cinque sono a casa. Giorgia Meloni sui social ha lanciato l’hashtag #GiustiziaperDuccio: «Lasciano il carcere e vanno ai domiciliari i rom alla guida della macchina che ha messo fine alla vita del giovane Duccio Dini. Sono davvero schifata! Questi assassini devono marcire in galera, lo dobbiamo a lui e alla sua famiglia».
OMICIDIO DUCCIO DINI, 3 ROMA SCARCERATI: IL COMMENTO DI SUSANNA CECCARDI
Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina e coordinatrice toscana della Lega, ha commentato ai microfoni de Il Giornale: «Oltre il danno la beffa. I rom non solo sono stati scarcerati ma sconteranno la pena nelle case popolari del comune. Se il comune, se Nardella, avesse applicato norme più stringenti nell’assegnazione delle case popolari, sicuramente questa assurda vicenda non avrebbe avuto questi contorni grotteschi. La solidarietà alla famiglia di Duccio Dini non puo essere solo a parole o con proclami che non trovano alcun riscontro nella pratica». Prosegue l’esponente del Carroccio: «Per questo a Firenze andranno cambiati i regolamenti di assegnazione degli alloggi popolari, come abbiamo fatto nei comuni amministrati dal centro destra. Il nostro impegno, nei comuni che andranno al voto, sarà quello di evitare che vinca la politica del buonismo sfrenato che ha già causato fin troppi danni».