La mamma del piccolo Giacinto di appena 20 giorni, morto per broncopolmonite due giorni dopo le dimissioni dall’ospedale, è intervenuta ai microfoni della trasmissione Pomeriggio 5. “Come mamma chiedo solo giustizia, voglio sapere perchè questo bambino ha perso la vita così piccolo, non ho parole, ho un dolore tremendo dentro di me, ho una rabbia…”, ha spiegato la giovane madre 29enne. La donna, comprensibilmente sconvolta, ha proseguito: “Lo hanno dimesso che stava bene, era aumentato anche di 100 grammi”. Quindi ha spiegato cosa è accaduto nei giorni scorsi: “Il 30 gennaio ero andata dal pediatra perchè di notte il bimbo stava male, lo ha visitato e mi ha detto che aveva un po’ di mal di pancia”. Di notte però il piccolo non riusciva più a respirare: “E’ svenuto, sono corsa in taxi in ospedale, hanno fatto una visita superficiale, ho detto quali erano i sintomi ma mi hanno detto di non preoccuparmi e che era solo un po’ di freddo”. Quindi la donna avrebbe richiesto alla dottoressa una visita più approfondita ma il medico si sarebbe limitato a prescriverle l’aerosol da somministrare a casa. “Dopo nemmeno 48 ore il bimbo ha avuto un attacco cardiaco”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MEDICI DICEVANO “HA LA RINITE, FATEGLI L’AEROSOL”
Doveva avere la rinite (e quindi l’aerosol come soluzione sembrava idonea, ndr) invece era broncopolmonite e per questo motivo è morto il piccolo neonato all’ospedale Maria Vittoria di Torino: la rinite è una comune infiammazione alle vie aeree e per Giacinto avrebbe potuto risolversi nel giro di qualche giorno. Purtroppo invece è stato fatale quella presunta sbagliata diagnosi e ora la Procura vuole vederci chiaro in merito ad un tragedia umana e sanitaria forse evitabile. Come già riportavamo qui sotto, una possibile ipotesi che tiene ancora banco tra gli inquirenti è che a causare la broncopolmonite sia stata l’ingestione del latte materno che poi ha causato una grave insufficienza respiratoria. Come riporta la Stampa, la mattina del 2 febbraio il neonato «era scuro in volto e continuava a sbarrare gli occhi. Ha perso i sensi. I medici e gli infermieri del 118 hanno provato di tutto per salvarlo, per più di un’ora. Lo hanno portato di nuovo in ospedale, ancora al Maria Vittoria. È stato tutto inutile». Ora i genitori chiedono giustizia e lo stesso ospedale ha avviato una indagine interna. (agg. di Niccolò Magnani)
L’OSPEDALE DI TORINO, “UN FATT INCOMPRENSIBILE”
Nessuno, all’ospedale Maria Vittoria di Torino, sa spiegarsi la morte del piccolo Giacinto, neonato di soli 20 giorni deceduto a seguito di una broncopolmonite. Il dottor Savino Santovito, direttore del reparto di Pediatria della stessa struttura ospedaliera, non sembra capacitarsene al telefono con il quotidiano La Stampa: «Il quadro clinico era buono, francamente, per ora è incomprensibile…». Il medico afferma di attendere gli esami ufficiali dell’autopsia per avere un quadro preciso della situazione, ma il decesso così prematuro del piccolo figlio di genitori marocchini, resta per il momento un mistero: «Prima di ogni cosa mi lasci dire che esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai genitori per questa tragedia – ha aggiunto il pediatra – quanti bambini passano da noi? Siamo nell’ordine di 12-15 mila l’anno, tra passaggi in Pronto soccorso e visite di ricovero. Possiamo dire di avere una certa esperienza». Una struttura consolidata composta da medici professionisti, e mai prima d’ora era accaduto qualcosa di simile. Ma cosa è successo al piccolo Giacinto? Ora i genitori chiedono giustizia, e sarà la procura, che al momento ha aperto un’indagine a carico di ignoti, stabilire se ci saranno o meno dei responsabili. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NEONATO MORTO A TORINO PER BRONCOPOLMONITE
Per i medici dell’ospedale torinese Maria Vittoria, il piccolo Giacinto neonato di appena 20 giorni, sarebbe guarito facendo semplicemente dell’aerosol contro la rinite. In realtà, i sintomi gravissimi del bebè erano quelli di una polmonite che alla fine lo ha ucciso due giorni dopo essere stato dimesso. Sarà ora la procura di Torino a fare totale chiarezza su quanto realmente accaduto e su eventuali responsabilità da parte dell’ospedale nel quale i genitori del bambino si erano recati la notte del 31 gennaio scorso, esausti dopo lunghi giorni di sonno costante e attacchi di tosse. “L’hanno visitato, dimesso e gli hanno prescritto l’aerosol. Abbiamo fatto tutto ciò che ci è stato detto ma, la mattina del 2 febbraio, nostro figlio ha girato gli occhi, ha perso i sensi”, hanno raccontato i genitori, il padre 40enne e la madre appena 29enne, come riporta L’Arena nell’edizione online. Ora fa discutere la diagnosi del tutto errata dell’ospedale e soprattutto la prescrizione dei medici che si sono limitati a consigliare alla coppia di genitori solo dell’aerosol e dei lavaggi nasali. “Vogliamo solo giustizia”, è ora il grido della famiglia formata da papà Said Elhajjajy e mamma Fatna Oumir, entrambi di origine marocchina. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NEONATO MORTO: APERTA INCHIESTA
Aveva appena 20 giorni di vita il piccolo Giacinto, il neonato morto lo scorso 2 febbraio, due giorni dopo essere stato dimesso dall’ospedale Maria Vittoria di Torino dove era stato visitato. Gli attacchi di tosse e gli svenimenti avevano fatto preoccupare i genitori che si erano così rivolti al nosocomio la notte del 31 gennaio scorso, dopo essersi rivolti al pediatra. Come riferisce Repubblica.it, il piccolo aveva iniziato a rifiutare il latte e oltre alla tosse presentava anche un altro sintomo sospetto, ovvero dormiva per quasi l’intera giornata. Giunti in ospedale però, i medici si erano limitati a visitarlo ed a dimetterlo subito dopo con la diagnosi di “rinite” per la quale era stato consigliato ai genitori “lavaggi nasali, aerosol, umidificazione dell’ambiente, pasti frequenti e frazionati”, rimandando ad un controllo del medico curante “entro le prossime 48 ore”. Neppure due giorni dopo, però, Giacinto è morto a causa di una broncopolmonite. Sul caso ora la procura di Torino ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti mentre i genitori del neonato chiedono con forza che sia fatta luce e giustizia sulla morte del piccolo.
NEONATO CON TOSSE: MORTO PER POLMONITE DOPO DIMISSIONI
Dopo il decesso avvenuto il 2 febbraio scorso, il medico legale Francesco Bison ha eseguito sul corpicino del neonato un’autopsia che ha stabilito le cause del decesso. Giacinto sarebbe stato colpito da una broncopolmonite “ab ingestis” provocata da un virus entrato nei bronchi assieme a una piccola quantità di latte probabilmente andato di traverso come spesso accade ai neonati. Dopo le dimissioni dall’ospedale e il rientro a casa, il piccolo è svenuto. La chiamata urgente al 118 e la corsa in ospedale non sono però bastate perchè Giacinto è morto durante il trasporto. Nonostante sia già stata eseguita l’autopsia, ora saranno necessari altri accertamenti per comprendere se le cure alle quali era stato sottoposto il piccolo erano da ritenersi o meno adeguate. I genitori ora vogliono giustizia: “Ora continuiamo a guardare le sue foto: è tutto ciò che ci rimane”, hanno commentato, dopo aver ripercorso le tappe che in breve tempo hanno portato alla morte del loro piccolo.