A distanza di tre giorni dalla violenta aggressione contro un giovane 25enne, un uomo di 31 anni, Marco Andrea Pesce, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. I fatti si sono svolti a Mesagne, nel Brindisino e secondo quanto riportato da BrindisiReport.it, i due avrebbero prima avuto una lite per futili motivi. Il 31enne però, non pago dopo il confronto verbale con il suo rivale, gli avrebbe dato appuntamento per poi accoltellarlo gravemente. Tutto si è svolto la scorsa domenica 24 febbraio nel centro del paese pugliese. La vittima è un giovane del posto mentre il suo aggressore è già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti. Secondo le ultime notizie, le condizioni del ragazzo aggredito sarebbero molto gravi. A carico del 31enne, invece, la grave accusa di tentato omicidio. Oggi l’indagato è stato arrestato dalla polizia in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura di Brindisi. Nella nota diffusa dal commissariato si legge che l’arresto è scaturito “dall’atteggiamento psicologico del soggetto agente (l’intenzione di colpire la vittima in una parte vitale del corpo), della potenzialità lesiva dell’azione criminosa consumata ai danni della vittima (lo ha colpito con repentina violenza), dell’idoneità dell’arma impiegata (un coltello dalla lama sufficientemente lunga da arrivare agli organi vitali) e delle modalità dell’atto lesivo (giungere sul luogo dell’ appuntamento con la vittima con l’arma già impugnata e sferrare un colpo deciso e violento)”.
ACCOLTELLA RIVALE: ARRESTATO DOPO 3 GIORNI
Secondo quanto evidenziato dagli inquirenti che lavorano al caso di aggressione avvenuta la scorsa domenica a Mesagne tra i due ragazzi del posto, il 31enne arrestato avrebbe premeditato tutto. Marco Andrea Pesce avrebbe accoltellato il 25enne nel rione Seta intorno alle 6 del mattino ma tra i due rivali c’era già stata una precedente lite avvenuta poche ore prima nella medesima giornata, per motivi ancora al vaglio degli investigatori. Inizialmente, subito dopo la lite non erano state segnalate evidenti conseguenze per nessuno dei due protagonisti al punto che la vittima aveva fatto ritorno a casa. Poco dopo però si sarebbero dati appuntamento per chiarire ma a quel punto Pesce si sarebbe presentato armato di coltello con il quale avrebbe sferrato nei confronti del suo rivale “un violento colpo al fianco sinistro che ha raggiunto gli organi vitali, procurandoli una grave lesione”. Nel giro di poche ore i poliziotti si sono messi sulle tracce dell’aggressore rintracciato solo all’alba di oggi presso un’abitazione dove era ospite, quindi è stato condotto in carcere con l’accusa di tentato omicidio.