Angelo Gentile, scomparso da clinica/ Marsala, telefonata choc “aveva il fiatone e…”

- Emanuela Longo

Angelo Gentile, 48enne scomparso da clinica a Marsala poco prima delle dimissioni: la telefonata choc al fratello, il selfie e gli avvistamenti

Angelo Gentile Angelo Gentile (Chi l'ha visto)

Riflettori nuovamente accesi su Angelo Gentile, 48enne di Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento, del quale non si hanno più notizie dallo scorso 9 gennaio. Il programma di Raitre, Chi l’ha visto, è tornato ad occuparsi di una scomparsa ancora senza soluzione, partendo dalle parole del fratello. Angelo, prima di sparire fece una telefonata proprio a lui nella quale apparve particolarmente disorientato. Non riuscì a dire dove si trovasse ma dopo quell’episodio di lui si persero misteriosamente le tracce ed il suo cellulare smise per sempre di funzionare. “Si sentiva il fiatone che correva, si sentivano i passi sull’asfalto”, ricorda il cugino ai microfoni del programma. Angelo è scomparso da Marsala dopo un ricovero in clinica e proprio quella sera di gennaio i suoi familiari lo sentirono per l’ultima volta, in quella concitata telefonata in cui sembrava che scappasse da qualcosa o da qualcuno. La madre Maria è chiaramente disperata: “Cercatelo, trovatelo. Mi manca tantissimo. Era attaccato troppo a me. E io a lui”. Qualche anno fa Angelo si separò dalla moglie. Oltre alla famiglia vive della passione per la musica e per la natura, da qui l’interesse a fare il giardiniere, fino a quando 5 anni fa perse il lavoro. Questo evento per Angelo fu un duro colpo al punto che cadde in depressione.

ANGELO GENTILE, SCOMPARSO DA CLINICA A MARSALA

La mancanza di lavoro lo rese sempre più fragile e dopo alcune visite mediche Angelo Gentile decise di andare a Marsala per trascorrere una settimana in una clinica. Il 3 gennaio scorso Angelo si trasferisce e nei giorni seguenti sente come sempre la madre. Tutto appare tranquillo fino all’8 gennaio, il giorno prima della scomparsa: “La sera prima lui mi ha parlato un po’. Non mi è piaciuto e gli ho detto ‘Perchè parli con questa voce forte’?”. Sembra particolarmente agitato in modo immotivato. Il giorno seguente risente la madre ma a parlare con la donna è una dottoressa che le chiese chi sarebbe passato a prendere. “Suo fratello, dico. Ho chiesto Angelo come sta? Quando arriva Giuseppe glielo spiega il dottore”. Il fratello si reca a Marsala ma una volta in clinica Angelo non c’era. “Mi hanno detto che passeggiava nel cortile della clinica”, ha spiegato il fratello. L’uomo provò a chiamarlo al telefono ma gli avrebbe risposto in modo confusionale. Il fratello chiese spiegazioni alla clinica con scarsi risultati. In una seconda telefonata, Angelo parla con la dottoressa alla quale le dice che non sarebbe più tornato in clinica. L’unica traccia rimasta in ospedale è la sua valigia ma mancano il pigiama e le pantofole: come mai? Quella mattina Angelo scatta e pubblica su Facebook un selfie. Qualcuno afferma in paese di averlo visto sulla Statale 115, verso Trapani, in pantofole. Dai racconti dei testimoni sembra disorientato e confuso ma cosa gli è successo nei giorni fuori casa? Il legale di famiglia, l’avvocato Salvatore Pennica ha chiesto il sequestro della cartella clinica al fine di ricostruire le ultime ore dell’uomo.





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