I casi di pedofilia e abusi sessuali nei confronti di minori non sono una esclusiva della Chiesa cattolica, è un male diffuso in ogni ambiente anche in numeri maggiori di quanto accada fra i religiosi. Ma certamente, per il ruolo che svolgono, i casi che coinvolgono religiosi suscitano maggiore attenzione da parte dei media e della gente comune. Persone che dovrebbero prendersi cura dei minori, negli oratori, o che portano i bambini sugli altari come chierichetti, persone a cui le famiglie affidano i loro figli per poi venirne abusati, suscitano una rabbia maggiore, anche perché gli stessi religiosi che abusano poi predicano bontà, accoglienza, buoni sentimenti. Una ipocrisia intollerabile a cui finalmente la Chiesa sta rispondendo con misure adeguate, compresa la tolleranza zero e il dovere di denunciare ogni caso di cui si venga a conoscenza. Per questo la stampa e i media danno maggiore visibilità alla pedofilia religiosa. Ma è anche vero, come scrive il sito aleteia, che quasi mai si parla e si scrive di preti ingiustamente condannati che poi si rivelano innocenti. Vengono citati quattro casi. Uno accaduto in Spagna dove “dopo due anni e mezzo di indagini, il procuratore Francisco Hernández ha ritirato le accuse di abusi sessuali presumibilmente commessi contro un minore da un sacerdote cattolico di Granada, nel sud della Spagna, considerando che “non ci sono testimoni né prove decisive”.
PRETI CONDANNATI INGIUSTAMENTE MA…
Il presbitero accusato e oggetto di indagini per più di 30 mesi era Román Martínez. Il presunto molestato aveva anche scritto una lettera al papa in cui denunciava le molestie che diceva di aver subito, al quale Bergoglio rispose di parlarne con il suo vescovo per avviare indagini. Nel 2016 invece tre sacerdoti e un docente di Philadelphia vennero condannati per abusi sessuali dopo le dichiarazioni di un ex chierichetto, Daniel Gallagher, che sosteneva di essere stato violentato “dai sacerdoti Charles Engelhardt ed Edward Avery (quest’ultimo ha finito per abbandonare il ministero sacerdotale) e dal professore Bernard Sheroe quando frequentava la scuola della parrocchia di San Girolamo di Philadelphia.” Il tribunale condannò l’arcidiocesi a pagare 5 milioni di dollari di indennizzo. Uno dei sacerdoti, Charles Engelhardt, è morto per attacco cardiaco in carcere dopo che la sua richiesta di visita medica venne respinta. Il caso è rimasto comunque aperto e durante esami psicologici su Gallagher il presunto molestato ha ammesso di aver mentito. Le sue informazioni poi, hanno dichiarato i giudici, erano contraddittorie e poco affidabili. La rivista Rolling Stone che aveva scritto un lungo articolo contro le molestie dei sacerdoti è stata obbligata a scusarsi ed è sotto inchiesta per diffamazione. In Colombia invece nel 2015 il sacerdote José Isaac Ramirez ha dovuto scontare tre anni di carcere prima di essere scagionato. Le accuse di un 14enne contro di lui per abusi sessuali si sono dimostrate inventate. Infine in Messico, pare Guillermo Gil ha passato un anno in carcere prima di essere completamente scagionato per mancanza di prove nell’accusa di abusi nei confronti di un minore.