Lucia, la protagonista della storia di stasera di “Sopravvissute” è una ragazza di 28 anni con alle spalle una storia d’amore tormentata, dove alla base vi era una dipendenza affettiva molto grave, una forma di dipendenza psicologica che l’ha portata ad accettare anche delle dinamiche di sottomissione con alla base violenze psicologiche e fisiche particolarmente pesanti. Dopo i calci ed i pugni ricevuti, Lucia ha finalmente deciso di tornare a vivere ma per lei non è stato affatto semplice, sebbene ad allietare i momenti cupi ci abbia pensato la figlioletta nata proprio da quell’amore malato. Perchè Lucia si era innamorata innanzitutto di un narcisista che l’aveva portata a vivere una relazione tossica che ha messo ogni giorno a dura prova l’autostima della giovane. Nonostante tutto, oggi la giovane madre è riuscita a rinascere dopo la sua relazione pericolosa: “Secondo lui io sbaglia a dirgli qualcosa e una volta tornati a casa mi picchiò, anzi ci picchiò, perchè fece del male sia a me che al feto. Mi buttò in un angolo per terra e mi diede parecchi calci anche in pancia e schiaffi”, ha confidato alla trasmissione Sopravvissute. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LUCIA, VITTIMA DI UNA RELAZIONE TOSSICA
Lucia, compiuti 21 anni, come molte ragazze della sua età sognava anche lei di incontrare un giorno il tanto atteso “Principe azzurro”. Parte da qui la sua storia raccontata nella prima puntata della nuova stagione di “Sopravvissute”, la trasmissione di Raitre in onda oggi 3 marzo alle 00.10 e condotta da Matilde D’Errico. Lucia, come tutte le altre protagonista del programma, è stata anche lei vittima di un compagno manipolatore e violento ma quando lo conobbe lo scambiò erroneamente per l’uomo giusto che le avrebbe cambiato in positivo l’esistenza. Poco più che ventenne, la giovane di Napoli lavorava in una pasticceria. Fu un amico a presentarle un ragazzo più grande di lei dalla quale ne rimase subito estremamente affascinata. L’iniziale corteggiamento però durò appena il tempo dell’innamoramento poiché l’inizio di quella relazione portò Lucia ad allontanarsi sempre di più dalla sua famiglia prima di essere travolta da un’ondata di inaudite violenze. Le carezze e le frasi dolci lasciarono ben presto il posto a calci, schiaffi e pugni. Bastava un banalissimo motivo per far perdere la testa al compagno il quale però, dopo delle scuse ancora più banali riusciva a guadagnarsi il perdono della giovane.
LUCIA, INCINTA E PICCHIATA DAL COMPAGNO: LA STORIA A SOPRAVVISSUTE
Ad ogni schiaffo Lucia credeva che, sotto sotto, fosse colpa sua. Che il suo compagno fosse troppo stressato. Che non avrebbe più alzato le mani contro di lei in futuro. Illusioni che però la portarono a coltivare ancora a lungo quella relazione evidentemente malata, al punto che lui le chiese di raggiungerlo al Nord per iniziare una convivenza ed ufficializzare ancora di più la loro storia. Nonostante le titubanze iniziali, la giovane napoletana accettò di raggiungere il compagno. Una decisione che avvenne in contemporanea alla scoperta di essere rimasta incinta. Subito però, quella convivenza si rivelò difficile, all’insegna di problemi e liti sempre più frequenti che erano solite culminare in urla e pianti tali da allertare persino i vicini di casa. La situazione precipitò definitivamente il 13 febbraio 2013, quando Lucia fu vittima dell’ennesima violenza dell’uomo. Nonostante fosse incinta, al quarto mese di gravidanza, il futuro padre non si fermo dal prenderla a calci e pugni. Questo portò la giovane a fare ritorno nella sua Napoli ma qui, trascorso un mese, proprio nel bel mezzo di una ecografia morfologica, il compagno si presentò in ospedale aggredendo verbalmente i genitori della ragazza. È solo allora che Lucia decise di denunciare e di rivelare finalmente anche agli inquirenti le inaudite violenze subite. L’ex compagno non ha mai riconosciuto né incontrato la figlia. È stato rinviato a giudizio per maltrattamenti in famiglia, aggravati dallo stato di gravidanza di Lucia. La giovane madre, invece, oggi è ufficialmente una sopravvissuta, ha un lavoro ed ha ritrovato la sua felicità, al fianco della sua bambina, dopo la fine dell’incubo.