Pochi giorni dopo la sentenza della Corte d’assise di Appello di Trieste, che ha confermato la condanna all’ergastolo per Giosuè Ruotolo, a “La Vita in Diretta” sono intervenuti i genitori di una delle due vittime del duplice omicidio di Pordenone. Si tratta di Carmelina e Rosario, genitori di Teresa Costanza, la ragazza uccisa col fidanzato Trifone Ragone. «Ho avuto la conferma di quello che ci aspettavamo. Non poteva essere diversamente dopo aver seguito il processo di primo grado», ha dichiarato la mamma. Il marito ha ribadito: «Non potevamo aspettarci altro, ma quello che è emerso. Il lavoro degli inquirenti è stato certosino». La madre di Teresa Costanza si è detta dispiaciuta per il dolore che deve vivere la mamma di Giosuè Ruotolo, ma d’altra parte ritiene che non dovesse aspettarsi di vedere il figlio libero. E quindi ha lanciato un appello alle istituzioni: «Chiedo che non ci sia sconto di pena, gli assassini non vanno agevolati. Non si possono rovinare famiglie e spezzare vite».
TRIFONE E TERESA, FAMIGLIA COSTANZA “GIOSUÈ RUOTOLO È L’ASSASSINO”
Il padre di Teresa Costanza non ha dubbi su chi sia l’assassino della figlia e del fidanzato Trifone Ragone: è Giosuè Ruotolo. «Giustizia è stata fatta, non vedo perché l’assassino debba essere libero o avere altre possibilità. Abbiamo seguito il processo e il pm dal primo all’ultimo giorno. Abbiamo visto tutto. Ci sono tanti di quei documenti che posso confermare che è un assassino». A “La Vita in Diretta” sono intervenuti anche i legali che li assistono. «Per noi l’ultima fase si è chiusa in Appello. Nel merito si è fatta giustizia, invece la Cassazione deve solo valutare eventuali vizi di forma della sentenza d’appello», ha dichiarato l’avvocato Giacomo Triolo. La collega Carla Sgarito ha aggiunto: «Dalle indagini sono emerse tanti indizi, univoci e concordanti, sulla piena responsabilità di Ruotolo, visto da un teste chiave dopo l’omicidio. È stato visto nei pressi del parcheggio e nel parco dove è stata trovata la pistola con cui sono stati uccisi i due ragazzi».