Ancora un caso di violenza a scapito di una ragazza, questa volta minorenne e disabile, avvenuto a Palermo: quattro giovani di età compresa tra i 16 ed i 18 anni sono stati identificati ed arrestati. La vicenda, che risale ad alcuni mesi fa, è venuta alla luce solo al termine delle indagini. Per due del branco, rispettivamente di 16 e 17 anni, è stata applicata la misura del collocamento in comunità, mentre gli altri due sono stati condotti in carcere. Tutti devono rispondere di violenza sessuale di gruppo. Una situazione che, in Sicilia, sembra essere molto delicata in quanto solo poche settimane fa era trapelata un’altra notizia choc accaduta a Catania, dove una baby-sitter americana di 19 anni era stata violentata da tre ragazzi di età compresa tra i 19 ed i 20 anni nei luoghi della movida cittadina. Nel caso di Palermo è stato possibile identificare il branco grazie al contatto di uno degli aggressori, il solo che la vittima conosceva, confermato dopo l’acquisizione dei tabulati del telefono della ragazza e di uno degli indagati. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MELONI: “CASTRAZIONE CHIMICA”
Un vero e proprio dramma quello di Palermo, un fatto registrato lo scorso dicembre e reso noto solo nelle scorse ore. Le forze dell’ordine hanno arrestato quattro persone tra i 16 e i 18 anni, rei di aver violentato sessualmente una diciassettenne disabile. Arrivano le prime reazioni dal mondo della politica, con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che rilancia la castrazione chimica per tutti gli episodi di abusi sessuali: «Una storia di una crudeltà inaudita: a Palermo una ragazza affetta da disabilità fisica e psichica è stata violentata da un branco di bestie che, approfittando della sua debolezza, l’ha trascinata in garage per poi abusarne. Castrazione chimica per i criminali responsabili di questa violenza inaudita!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ORRORE A PALERMO
Le indagini sugli abusi e l’orrore contro la 17enne disabile sono state condotte e coordinate dal pm Claudia Caramanna della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo che questa mattina, dopo l’arresto dei 2 giovanissimi, hanno spiegato in conferenza stampa «Per contrastare i numerosi fatti accaduti in città ad opera di gruppi di minori, è stata avviata un’attività di analisi e mappatura del fenomeno in un’ottica di prevenzione oltre che di repressione, grazie a questa sinergia si è ottenuto l’importante risultato». Oltre alle immagini delle videosorveglianze nel garage dell’orrore, gli inquirenti hanno acquisiti anche i frame dai dispositivi attorno il luogo dello stupro: non solo, decisivi per un possibile completamento dell’indagine nelle prossime settimane sono i tabulati telefonici della ragazza riscontrati con l’unica persona a lei nota tra i suoi aggressori. Il punto è cercare di ricostruire il come sia avvenuto l’adescamento e perché soprattutto si sia arrivati all’indegno e ignobile stupro di gruppo.
17ENNE DISABILE STUPRATA A PALERMO
Una orrenda storia che da Palermo giunge alle cronache nazionali per l’arresto avvenuto nelle scorse ore di due minorenni (un 17enne e un 18enne appena compiuti, ma minore all’epoca dei fatti) accusati degli abusi ad una loro coetanea disabile in un garage: la 17enne è stata stuprata in un parcheggio sotterraneo nel centro di Palermo, raccontano gli inquirenti dopo aver eseguito l’arresto (e dopo aver mandato gli altri due complici, minorenni entrambi, in una comunità di recupero). Risale tutto allo scorso dicembre quando i 4 accusati di violenza sessuale di gruppo hanno incontrato, circuito e poi trascinato nel garage la ragazzina approfittando delle sue «condizioni di inferiorità psichica e fisica» (come spiega la polizia nell’ordinanza d’arresto). Uno stupro indegno e orrendo di cui i 4 minorenni all’epoca hanno tentato di nascondere fino a che non sono stati “incastrati” dai video delle telecamere interne del parcheggio in pieno centro del capoluogo siciliano.
I VIDEO DELLE TELECAMERE SVELANO L’ORRORE DEGLI ABUSI
3 degli indagati hanno precedenti per reati contro il patrimonio ed uno di loro addirittura anche per lesioni personali; infine, 2 sono stati segnalati per assunzione di sostanze stupefacenti. Ora però i 4 sono accusati della grave violenza carnale di gruppo con l’aggravante della disabilità della ragazza vittima dell’orrore nel buio del garage sotterraneo. La polizia oggi ha eseguito l’ordinanza del Gip del Tribunale per i Minorenni, Federico Cimò approfittando delle indagini sulle immagini nel parcheggio fondamentali per giungere alla verità: in quei video infatti è stato possibile ottenere dei frame importanti che documentano nel dettaglio quanto avvenuto prima, durante e dopo lo stupro di gruppo. «Si è proceduto quindi all’acquisizione dei tabulati del telefono della ragazza e dell’unico soggetto a lei noto del gruppo degli aggressori. Con un lavoro certosino di analisi si è riusciti ad identificare i 4 destinatari della misura», conclude la polizia di Palermo.