Proseguono le indagini in merito al cadavere carbonizzato e smembrato, trovato nella notte fra sabato 30 e domenica 31 marzo, nel quartiere Boviscasa di Milano. Stando a quanto emerso in queste ultime ore pare che la vittima sia di origini colombiane, e che sia morta a seguito di una banalissima lite in una villetta: una decina di persone stavano facendo una grigliata quando la situazione, molto probabilmente a seguito di vecchie ruggini, è degenerata: «Ruggini pregresse – le parole del pubblico ministero Paolo Storari – probabilmente riferibili a quando vivevano tutti in Colombia». A quel punto un 21enne presente ha accoltellato a morte il connazionale, facendosi poi aiutare da un 38enne a smembrare il corpo. I due hanno tagliato in vari pezzi il poveretto, mettendolo in un trolley e quindi trasportandolo in un carrello. Ovviamente non hanno fatto conto con i numerosi testimoni che hanno assistito alla scena, visto che diverse persone raccontano di urla provenire dalla villetta incriminata, nonché di aver visto delle persone pulire del sangue, quello della vittima dopo lo smembramento. I due hanno bruciato il corpo, ma un polpastrello è rimasto intatto e le forze dell’ordine stanno cercando di identificare la vittima, facendosi aiutare dalle autorità colombiane non essendo nei database italiani. Ad ammazzare materialmente l’uomo sarebbe stato il 21enne, che preso da un raptus avrebbe accoltellato la sua vittima, uccidendolo. Il giovane, che era in Italia solamente da un mese, era già pronto a scappare per Madrid, ed aveva già attraversato i controlli di sicurezza dell’aeroporto quando le forze dell’ordine lo hanno fermato. L’aereo su cui doveva salire è stato costretto ad un ritardo di qualche minuto visto che si è dovuto recuperare il bagagliaio dallo stesso velivolo. Il complice, il 38enne, è invece accusato di occultamento di cadavere, ed aveva già tre denunce in passato per furto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CADAVERE SMEMBRATO A MILANO: PROSEGUONO LE INDAGINI
Due persone sono state fermate nella giornata di ieri a seguito del cadavere decapitato, carbonizzato e senza arti, ritrovato sabato sera in quel di Milano. Si tratta di due colombiani, al momento in stato di fermo con l’accusa di omicidio aggravato da crudeltà (uno), e concorso con lui nell’occultamento e vilipendio di cadavere (l’altro). Il più giovane dei due ha solo 21 anni, e la polizia lo ha fermato all’aeroporto mentre stava per imbarcarsi per un volo, molto probabilmente di sola andata, destinazione Madrid. L’altro ha invece 38 anni, da tempo in Italia e regolare, ma già conosciuto alle forze dell’ordine per tre denunce per furto. Un caso risolto praticamente in tempi record quello degli uomini della squadra mobile di Lorenzo Bucossi, anche se resta da scoprire il movente di tale atroce delitto. Al momento non è ancora stata identificata la vittima, che a quanto pare sarebbe un uomo e non una donna come si diceva inizialmente. Si sa solo che i due carnefici e la vittima stavano facendo una grigliata sabato sera, che forse anche a causa dell’alcol è degenerata in maniera irreparabile, terminando appunto con il corpo di uno dei tre fatto a pezzi. Una violenta lite che ha portato i due ad uccidere il terzo, poi smembrato con un’accetta e messo in un trolley.
DECAPITATO E FATTO A PEZZI CON UN’ACCETTA: 2 COLOMBIANI FERMATI
I due assassini hanno trasportato il corpo con un carrello della spesa presso una zona spazzatura di un condominio nel quartiere Bovisasca di Milano, ed hanno poi appiccato il fuoco. Ma qualcosa evidentemente deve essere andato storto, visto che il cadavere doveva bruciare totalmente, ma la bombola gas gpl piazzata non è esplosa, con le fiamme che solo a metà hanno arso il corpo del poveretto. In procura stanno ascoltando la versione dei testimoni presenti alla famosa grigliata, e sono quasi totalmente esclusi i moventi legati alla droga e alla guerra fra gang di latinos. E’ invece più probabile, come riporta l’edizione online del Corriere della Sera, che a scatenare la lite siano stati dei futili motivi, come spesso e volentieri accade in questi casi, delle passate ruggini mai chiarite fino in fondo, che sono affiorate sabato sera. Preso dalla rabbia, il 21enne avrebbe sgozzato la sua vittima con un coltello, per poi farlo a pezzi di modo da inserirlo in un trolley.