Si torna a parlare del caso della studentessa del liceo artistico di Pistoia, che la scorsa settimana era stata bullizzata nello stesso istituto. La giovane si era recata in classe con alcune birre e degli alcolici, e aveva deciso di vivere una giornata “diversa”, ubriacandosi. La 15enne ha approfittato del fatto che vi fosse l’assemblea di istituto, organizzando una sorta di festino con gli amici. Peccato però che la stessa non abbia retto il peso dell’alcol e sia andata in coma etilico. A quel punto i suoi compagni di classe l’hanno bullizzata, legandola ad un palo, quindi mettendole dello scotch sulla bocca, gettandole l’acqua addosso e disegnandole la faccia. «È’ stata una cosa terribile – le parole della dirigente dell’istituto, Elisabetta Pastacaldi, intervista da “Storie Italiane” su Rai Uno – mi spiace che si parli del mio liceo per questo fatto increscioso. Qui dentro non era mai successo nulla del genere, in 12 anni che io son dirigente è la prima volta. I ragazzi sono molto seguiti».
PISTOIA, 15ENNE BULLIZZATA: PARLA LA PRESIDE
I giovani che hanno bullizzato la 15enne hanno tentato di discolparsi dicendo che stavano solo provando a rianimarla, ma ovviamente la loro versione non convince: «La mattina stessa abbiamo fatto delle indagini – ha continuato la prof – per trovare i responsabili, abbiamo convocato i consigli di classe nella giornata di ieri, che hanno deciso di demandare il tutto al consiglio di istituto che si riunisce oggi alle 2 e che deciderà la varie sanzioni». La situazione di disagio della ragazza bullizzata era già nota all’istituto, la stessa veniva molto raramente a scuola, ed era stato concordato con i genitori di farla frequentare ogni tanto per non farle perdere l’anno dal punto di vista legale. In studio a “Storie Italiane” ci si domanda come abbia fatto la ragazzina a ubriacarsi senza che nessuno se ne accorgesse: «L’episodio è avvenuto durante l’assemblea dell’istituto che è un momento autogestito – ha risposto la preside – in cui non vi è nemmeno l’obbligo per i prof di partecipare. C’erano comunque molti insegnanti e molti collaboratori, ed il fatto è avvenuto fuori dal locale dove si svolge l’assemblea, in un giardinetto». Nelle ultime ore sono arrivate anche le parole della vittima: «Ero in un momento di difficoltà, le scuse non servono a nulla ora, non possono fare molto. Una cosa che potrebbe accadere a tutti, una lezione per tutti quelli che vogliono esagerare, su queste cose non ci scherza, io ci ho rischiato la vita. Basta scherzi».