Dopo il recente caso dell’ospizio degli orrori di Catanzaro, l’ennesima vicenda di questo tenore che balza purtroppo agli onori delle cronache, nell’odierna puntata de La Vita in Diretta, Tiberio Timperi e Francesca Fialdini si sono occupati delle inchieste che riguardano a Bologna un casa di cura a San Benedetto Val di Sambro e ad Ascoli Piceno. Infatti nella prima struttura gli anziani ospiti sono stati maltrattati e seviziati tanto che vi sarebbero due morti sospette su cui la Procura sta indagando. E in collegamento diretto con lo studio c’erano i figli di un uomo che, entrato nella casa di cura, vi è morto solo due giorni dopo. Il video dei maltrattamenti a disposizione degli inquirenti ha portato a indagare non solo il titolare della struttura ma pure tre operatori sanitari tra cui la stessa moglie che però ha negato ogni addebito a parte le violenze verbali a danno degli ospiti che venivano addirittura sentiti piangere e urlare da alcuni paesani. A carico degli indagati inoltre c’è pure il reato di violenza sessuale perpetrato nei confronti di una anziana donna: “Ci stiamo occupando del caso ed esaminiamo le cartelle cliniche, ma quello che balza subito agli occhi è che il papà di Simone (il figlio dell’uomo intervistato nel programma di Rai 1, NdR) non poteva essere ospitato in quella struttura perché non potevano gestire un paziente cateterizzato”. (agg. di R. G. Flore)
OSPIZIO LAGER A CATANZARO
Non fa ormai neanche quasi più notizia: che sia un asilo, una scuola o un ospizio come in questo caso, le violenze, gli abusi e le botte ai più deboli e indifesi stanno divenendo un fattore “abituale” della nostra cronaca, il che però non rende ovviamente meno grave l’emergenza sociale strisciante ma presente. L’ultimo caso arriva da Settingiano in provincia di Catanzaro, dove un ospizio “lager” ha visto numeri anziani picchiati e abusati negli scorsi mesi come dimostrano alcune riprese delle telecamere nascoste dalla Guardia di Finanza dopo le prime denunce effettuate: «Perché siete così cattivi con me, io non voglio male a nessuno» sono le parole di una anziana che implorava infermieri e oss di lasciarla in pace. Ci sono 2 arresti e 16 indagati per gli orrori registrati e documentati dentro l’ospizio già definito lager dagli inquirenti di Catanzaro: «gli anziani ospiti ricevevano gravi e ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici», spiega la Guardia di Finanza che negli scorsi giorni hanno emesso gli arresti e le perquisizioni dopo un’ordinanza del gip. I 16, tra i quali c’è anche il direttore sanitario, sono indagati, a vario titolo, per maltrattamenti aggravati sequestro di persona e lesioni colpose.
IL PRESIDENTE DELL’OSPIZIO “PRENDEREMO PROVVEDIMENTI”
I legali della struttura San Francesco Hospital però contestano la ricostruzione degli inquirenti: «azione giudiziaria infondata che ha preso le mosse da calunniose denunzie di soggetti interessati a mettere in cattiva luce, per loro interessi, una struttura che ha ricevuto numerose e positive valutazioni dei Nas», spiegano i difensori. Nel frattempo il presidente e legale rappresentante dell’ospizio di Catanzaro, Massimo Poggi Madarena, in diretta a Pomeriggio 5 spiega che prenderà provvedimenti necessari laddove vi saranno dimostrati i gravi indizi portati contro alcuni dipendenti della struttura: «saranno esperiti tutti i provvedimenti disciplinari previsti dalla normativa vigente a tutela dei pazienti e della reputazione del San Francesco Hospital. Le telecamere? Non possiamo metterle per la privacy!», segue la conseguente e sempre ripercorsa battaglia di Barbara D’Urso sulla necessità di inserire le telecamere nelle strutture ospedaliere e nelle scuole.