Federico Ruffo è uno degli inviati più in vista della Rai per Report e Presa Diretta nonché conduttore de Il Posto Giusto: ebbene, fino a ieri era sorto alle cronache nazionali per le indegne minacce di morte (benzina sulla casa e croce rossa fuori dalla porta) a seguito dei suoi servizi sui presunti rapporti tra Juventus e ‘ndrangheta. Oggi però, dopo la chiusura della stagione de Il Posto Giusto con l’ultima puntata andata in scena ieri in seconda serata, sorge una nuova polemica questa volta nata (per fortuna) esclusivamente sui social. Un utente su Instagram si è scagliato contro Ruffo per aver utilizzato in diretta tv la parola “Inshallah” (l’espressione araba per dire “Se Dio vuole”) nel salutare il pubblico da casa: ne è nata una rissa social con una risposta “definitiva” del cronista che definire “piccata” è dire poco. «VIETATO DIRE “INSHALLAH”- L’EROE DEL GIORNO. Ci tengo fortemente a presentarvi l’eroe da polpastrello del giorno, per il quale è vietato utilizzare parole arabe se lavori in Rai», scrive Ruffo che spiega anche nei dettagli cosa sia successo di “così grave: «come ogni anno ci ho tenuto a ribadire un concetto basilare:in tv,nello spettacolo,nessuno è mai certo di cosa puó cambiare in un palinsesto (è anche giusto direi), nemmeno noi. Pertanto grazie per l’attenzione, “INSHALLAH”, a Dio piacendo, co rivedremo in autunno. Ho usato “inshallah” alla fine del primo anno di conduzione, da allora, scaramanticamente, lo uso sempre per congedarci, ma più di tutto la scelsi, senza troppo retropensiero, per tutto quello che ci vedevo».
LA RISSA SOCIAL
L’utente aveva scritto direttamente a Federico Ruffo per esprimere il proprio sdegno (sgrammaticato, tra l’altro) per quella parole utilizzata: «vergognati!! Saluti con le parole Inshallah in chiusura di trasmissione! Vai in diretta su Al Jaazera e saluta con grazie a Dio! Oggi la tua ultima puntata, bene e a non rivederci! VERGOGNATI!». La rissa social è poi continuata con altre accuse poco raccomandabili e un «ci metto poco a venirti a trovare». A quel punto Ruffo controreplica nel lungo post dove ha immesso anche lo screen-foto dell’”epico” scontro: «i dirigenti Rai devono sapere che abuso ho commesso e cacciarmi! Fermo restando che sono mediocre e per fortuna era la mia ultima puntata», scrive ironicamente il conduttore de Il Posto Giusto, concludendo subito dopo «ha pensato bene di maltrattare ancora un po’ la lingua italiana (che va difesa eh,ma per utilizzarla come ci pare), ma ha pensato do chiudere in bellezza,perché la discussione non prendeva una piega a lui gradita, con un bel “ci metto poco a venirti a trovare”. Bisognerebbe spiegargli che arriverebbe comunque secondo. Bisognerebbe spiegargli che minacciare chi è sottoposto». Ruffo fa infatti riferimento implicito alle sue precedenti e inquietanti accuse giunte fino a casa propria per alcuni servizi svolti per Report.