Si torna a parlare delle nozze fra Tony Colombo e Tina Rispoli a “Storie Italiane”, programma di Rai Uno. Eleonora Daniele riapre il dibattito in merito al discusso matrimonio celebrato negli scorsi giorni in quel di Napoli, che ha creato non poca polemica per via dei famosi permessi che non si capisce bene se vi erano o meno. Tony Colombo nelle ultime ore è uscito allo scoperto dicendo di volersi risposare a breve in chiesa, facendo una festa ancora più sfarzosa. «Loro vogliono sposarsi in chiesa – dice in studio una giornalista che ha seguito da vicino il matrimonio – è una sorta di provocazione quella di dire di voler fare nozze ancora più grandi». Storie Italiane ha intervistato lo stesso cantante neomelodico, per avere chiarezza in merito alla multa che dovrebbe pagare dopo il matrimonio: «Non mi hanno fatto ancora nessuna multa – afferma ai microfoni della Rai – non me l’hanno consegnata, si parlava di 32mila euro, ora di 500, si chiama scaricabarile, il sindaco dice che è colpa della prefettura, della polizia locale ecc ecc, così per fare bella figura si fa una bella multa simbolica: io non pagherò alcuna multa».
TONY COLOMBO E TINA RISPOLI, LE NOZZE TRASH
Tony Colombo parla anche dei famosi permessi pubblici, al centro di una diatriba fra lo stesso cantante e l’amministrazione comunale: «Le autorizzazioni? C’erano, c’era tutto quello che serviva per poter fare tutto quello che dovevo fare, dobbiamo chiedere a loro perché dicono che non c’erano le autorizzazioni. Non abbiamo bloccato il traffico, abbiamo usufruito di due leggi, sia per la parata quanto per la carrozza. Era tutto in regola, basta richiederlo ai proprietari della carrozza». Controversia anche la posizione di Tina Rispoli, la neo-moglie di Tony Colombo, che in passato è stata legata per 25 anni ad un noto boss della camorra locale. Anche lei una camorrista o meno? Lo studio sembra dividersi praticamente a metà, fra chi la difende (“Non è detto che anche lei fosse una camorrista”) e chi invece l’accusa (“Ha condiviso per 25 anni la propria vita con un mafioso, non prendendo le distanze da alcuni ambienti…”).