E’ scomparsa, a soli 61 anni di età, Sally Ride, diventata famosa per essere stata la prima donna americana a volare nello spazio, la prima astronauta. La causa della morte è stata un tumore al pancreas. Sally Ride non era la prima donna ad aver volato nello spazio, in quanto tale record spettava alla russa Valentina Tereskova, record ottenuto nel lontano 1963. Vent’anni dopo, nel 1983, la Ride riportava gli Stati Uniti sullo stesso piano dei rivali russi ottenendo il primato per quanto riguarda il suo Paese. Sally Ride era popolarissima negli Stati Uniti: la notizia della sua morte ha addolorato l’intero Paese. Sally era entrata alla Nasa nel modo più banale, quasi si trattasse di una comune azienda: aveva risposto a un annuncio su di un giornale ed era stata accettata nel 1978 a un corso per astronauti. Era stata scelta tra ben 8900 partecipanti. Per la prima volta veniva concesso di partecipare a questo tipo di iniziativa anche alle donne. La sua prima missione fu quella del 18 giugno 1983 quando volò, prima e unica donna, a bordo dello Space Shuttle come addetto alle comunicazioni, in una missione del Challenger, la STS-7. Prese parte anche alla missione successiva, l’anno dopo e in tutto è stato calcolato che ha passato più di 343 volando nello spazio. Era già destinata a una terza missione, che però venne sospesa dopo il disastro del 1986 quando il Challenger esplose subito dopo la partenza provocando la morte di tutti i sette membri dell’equipaggio. Dopo il terribile incidente, fece parte della commissione di inchiesta che indagò sulle cause del disastro. Dopo aver aperto la strada alle donne astronauta, altre 42 esponenti del gentil sesso hanno preso parte a missioni nello spazio. La Ride era laureata in fisica all’università di Stanford, dopo essere entrata alla Nasa aveva diretto il California Space Institute. In seguito si era dedicata all’insegnamento e ai bambini: aveva scritto cinque libri per l’infanzia e fondato il Sally Ride Science, un programma scolastico che aveva come scopo indirizzare i ragazzi allo studio di scienze, matematica e tecnologia. Da giovane era stata giocatrice di tennis a livello nazionale.
Per gli Stati Uniti era un simbolo, partecipava spesso a conferenze e programmi televisivi anche se negli ultimi tempi a causa della malattia era scomaprsa dalle scene pubbliche.