Giorgio Clelio Stracquadanio è morto ieri sera, intorno alle 21, all’ospedale Humanitas di Milano all’età di 54 anni, vinto da un tumore al polmone. Giornalista (è stato editorialista de Il Tempo e Libero) e politico è stato per anni un fedelissimo di Berlusconi e deputato Pdl fino al 2012, quando ha iniziato a prendere le distanze del leader (ora) di Forza Italia – definendolo “in declino” – passando nelle fila di Scelta Civica. Fu lui a coniare il termine “metodo Boffo” in riferimento al trattamento mediatico che portò Dino Boffo, direttore di Avvenire, in seguito a una durissima campagna de ilGiornale. “Grande dolore per la scomparsa dell’amico Giorgio Stracquadanio. Politico appassionato e uomo dalla rara intelligenza e sensibilità. Alla moglie Tina e a tutti i familiari la mie più sentite condoglianze” è questo il ricordo dell’ex compagno di partito Renato Brunetta. Si unisce anche Paolo Romani: “Il gruppo di Forza Italia al Senato partecipa commosso al dolore della famiglia Stracquadanio per la morte del caro amico Giorgio. Di lui ricorderemo sempre l’entusiasmo e l’impegno, manifestati pienamente nella sua appassionata attività parlamentare”, Maurizio Sacconi: “Il Nuovo centrodestra partecipa del grande dolore di tutte le persone che hanno avuto modo di conoscere e stimare la passione civile e politica di Giorgio Stracquadanio, generosamente impegnato in tutte le battaglie di libertà di questi anni. Mancheranno a tutti la sua ironia e la sua forza polemica orientate alla liberazione delle persone come delle imprese da ogni forma di oppressione nel nome di Stato di diritto in cui ha sempre creduto” e Il portavoce di Scelta Civica Denedetto Della Vedova su Twitter ha cinguettato: “Stracquadanio è stato un ragazzo, un uomo e un politico appassionatamente generoso. In tutto quello che ha fatto. Ciao Giorgio”. E a proposito di Twitter lo stesso Stracquadanio una decina di igorni fa aveva risposto a un followers informandolo della malattia: “@MicScandroglio stesso cell. Solo che sono malato. Tumore al polmone. Così stile di vita molto diverso”; mentre nella presentazione scriveva: “Thatcheriano e presidenzialista. Le opinioni sono personali e sincere (a volte persino troppo…)”.