Tra jazz, rock e musica classica: Giorgio Gaslini è stato uno dei maggiori compositori di musica contemporanea, morto all’età di 84 anni. Ma anche autore di colonne sonore, tra le quali in molti ricorderanno quella famosissima del film di Dario Argento “Profondo rosso”. Aveva lavorato anche per registi come Michelangelo Antonioni e Carlo Lizzani. In vita aveva eseguito circa 4mila concerti, passando dalla classica, al balletto e scrivendo diverse sinfonie, ma amava anche la musica moderna come il jazz e il rock. Di solidissima formazione classica e accademica, è riuscito a importare nel nostro Paese la musica afro americana, che era considerata di elite. Ha tenuto un corso di jazz negli anni Settanta al Santa Cecilia di Roma, poi al Giuseppe Verdi di Milano, dove era nato il 22 ottobre del 1929. Ha aperto la strada dell’insegnamento della musica jazz nei conservatori e ha fatto emergere una serie di artisti, alcuni diventati importanti nella scena italiana ed europea. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta le sue formazioni sono state indispensabili per questi allora giovani artisti. È stato il fautore della “musica totale”, titolo di un suo saggio. Ha collaborato con figure storiche del jazz italiano, come Steve Lacy, Don Cherry, Ruswell Rudd e Eddie Gomez. Inoltre ha suonato e registrato all’Instabile Orchestra con Mario Schiano e Gianluca Trovasi. Ha vinto dieci volte il Premio della Critica Jazz. E ancora: ha scritto lavori sinfonici, opere e balletti che sono stati rappresentati alla Scala e in altri teatri italiani. Autore di un’opera copiosa, ha lasciato in eredità anche colonne sonore, tra le quali quella de “La notte” di Michelangelo Antonioni. Ha anche collaborato con Carlo Lizzani e Miklos Jancso. Ha ricevuto riconoscimenti ufficiali: il premio alla carriera, consegnatogli dal presidente Ciampi nel 2002 e l’Ambrogio d’oro nel 2010.