Per tutta la giornata di oggi la Sicilia è stata interessata da un forte sciame sismico che non accenna a diminuire. E’ in particolare la zona dell’Etna ad essere maggiormente coinvolta e, dopo i primi terremoti registrati alle prime ore di oggi, nuovi eventi sismici di diversa intensità stanno avvenendo in successione: uno dei più forti, dopo quello registrato stamattina di magnitudo 3.9, si è verificato alle ore 12.28 con una magnitudo di 3.5. L’epicentro, localizzato esattamente alle coordinate 37.8°N, 14.95°E e a una profondità di 26 chilometri, si trova vicino soprattutto ai comuni catanesi di Maletto e Randazzo, mentre quelli distanti tra i dieci e i venti chilometri sono Floresta (Me), Malvagna (Me), Moio Alcantara (Me), Roccella Valdemone (Me), Santa Domenica Vittoria (Me), Adrano (Ct), Biancavilla (Ct), Bronte (Ct), Castiglione Di Sicilia (Ct), Linguaglossa (Ct), Milo (Ct), Nicolosi (Ct), Sant’alfio (Ct), Santa Maria Di Licodia (Ct), Zafferana Etnea (Ct), Maniace (Ct) e Ragalna (Ct). Solamente dieci minuti dopo, quindi alle 12.38, l’Ingv ha registrato una nuova scossa, stavolta di magnitudo 2.8, sempre nel distretto sismico dell’Etna. L’epicentro è stato localizzato alle coordinate 37.79°N, 14.978°E e a una profondità di 30.6 chilometri, mentre i comuni più coinvolti sono quelli di Randazzo (Ct), Francavilla Di Sicilia (Me), Malvagna (Me), Moio Alcantara (Me), Roccella Valdemone (Me), Santa Domenica Vittoria (Me), Adrano (Ct), Belpasso (Ct), Biancavilla (Ct), Bronte (Ct), Castiglione Di Sicilia (Ct), Linguaglossa (Ct), Maletto (Ct), Milo (Ct), Nicolosi (Ct), Pedara (Ct), Sant’alfio (Ct), Santa Maria Di Licodia (Ct), Santa Venerina (Ct), Zafferana Etnea (Ct) e Ragalna (Ct). “Attività sismica di questo tipo si verifica periodicamente nella zona dell’Etna – ha recentemente spiegato a IlSussidiario.net Domenico Patanè, direttore della Sezione di Catania dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – Possiamo infatti ricordare l’evento del 2010, avvenuto nello stesso settore dell’Etna, quello Nord-Occidentale, con caratteristiche molto simili. In questo caso siamo nella zona di Monte Maletto e la profondità media delle varie scosse a cui abbiamo assistito è piuttosto elevata, intorno ai 25 chilometri”.
Questa particolare caratteristica, ci ha detto, “fa sì che il terremoto venga avvertito da molti più comuni, anche se la magnitudo registrata non dovrebbe provocare particolari danni”. Lasciando la Sicilia, vediamo che qualche ora fa un terremoto è stato rilevato, come ormai sta accadendo da diversi mesi, anche nella zona del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata: l’evento, avvenuto alle 16.32 con una magnitudo pari a 2.6, è stato localizzato in provincia di Potenza a una profondità di 9 chilometri, coinvolgendo i comuni di Castelluccio Inferiore (Pz), Castelluccio Superiore (Pz), Rotonda (Pz), Viggianello (Pz), Laino Borgo (Cs), Laino Castello (Cs), Mormanno (Cs), Episcopia (Pz), Latronico (Pz), San Severino Lucano (Pz), Aieta (Cs), Morano Calabro (Cs), Orsomarso (Cs), Papasidero (Cs) e San Basile (Cs).